Roberto Manescalchi terrà un ciclo di sette conferenze presso la prestigiosa Università Internazionale dell'Arte di Firenze dal 21 marzo al 9 maggio 2012. Si tratta di sette conferenze di diverso argomento, tutte incentrate sull’opera di Piero della Francesca, che si propongono di far luce anche su aspetti inediti di questo complesso personaggio che racchiude in se il coltissimo e raffinato studioso, l'esteta/pittore, l’astronomo, il matematico... ma anche il musicista. Ecco un pò più in dettaglio il contenuto degli appuntamenti: La Resurrezione prima del 1869: Il capolavoro nella sua veste originale Sarà presentato il monumentale affresco della Resurrezione nel tentativo di comprensione dell’originale pierfrancescano oggi stravolto da improponibili restauri ottocenteschi.
La riscoperta e la rilettura di immagini perdute o desuete ci accompagnerà nel viaggio alla ricerca della realtà. L’Ercole, fra mito e realtà Dell’Ercole affrescato da Piero della Francesca, “staccato” e traslato a Boston più di un secolo fa, si ricostruiranno passo passo, documenti storici alla mano, le intricate vicissitudini della scoperta, della provenienza e dell’acquisizione oltreoceano. L’unico affresco di soggetto profano di Piero che ci sia pervenuto, vero o falso che sia, è in grado di riservare ancora eclatanti sorprese. La casa di Piero Di quella, oggi sede della fondazione dedicata al sommo artista, che fu non la casa di Piero, ma una delle case costruite da Piero sarà analizzato ogni minuscolo particolare.
L’analisi sarà possibile grazie alla odierna disponibilità di due eccezionali “fotografie” del fronte: la prima scattata da un anonimo vedutista dei primissimi anni del Cinquecento e la seconda, qualche decennio dopo, nientedimeno che da Giorgio Vasari che, del suo secolo fu, forse, il più grande architetto. Piero alla corte dei Pichi La storia dei Pichi è strettamente legata a quella di Piero della Francesca, il quale in alcuni scritti autografi fa diretto riferimento ad un potente membro della famiglia.
A differenza di altre importanti famiglie del quattrocento, tuttavia, ai Pichi, cui Piero certamente dedica il suo Trattato d’Abaco, sembra sia stato riservato un trattamento particolare e teso, soprattutto, a nascondere e far dimenticare (questo anche in tempi relativamente recenti) quali potessero essere stati, un tempo, i fasti di questa famiglia. Il Polittico della Misericordia: la sua fortuna storica Anche il Polittico della Misericordia deve essere analizzato in virtù degli stretti legami fra Piero ed i Pichi e vari documenti lo testimoniano esplicitamente.
Il polittico di Piero, smembrato nei primi anni del ‘600, verrà idealmente ricomposto nella sua forma originale e saranno ripercorse puntualmente le vicende che dal centro dell’enorme oratorio della compagnia di Santa Maria della Misericordia (“aula magna” per il quale fu progettato e realizzato) lo hanno oggi ridotto in una sorta di “disimpegno/ripostiglio” all’interno del locale museo civico della città di Sansepolcro. L’archimede del Piero "matematico" e il mercante nel tempio Il manoscritto contenente i trattati di Archimede, recentemente riconosciuto autografo di Piero della Francesca, passò, forse, per le mani di Leonardo da Vinci, che ci ha lasciato alcune citazioni in proposito.
In questo codice interessantissimo sembra di percepire un tentativo di Piero, assolutamente innovativo, di applicazione di notazioni algebriche alla geometria archimedea e il fatto che Leonardo possa aver studiato Archimede attraverso la trascrizione e l’interpretazione di Piero (mediata prima dal presunto sapere del Pacioli; mercante nel tempio) aggiunge al codice, da poco riscoperto, un fascino di enorme presa nell’immaginario collettivo. La Natività del Piero "musicista" (da un idea di Pierpaolo Tofanelli) Nell’ultima conferenza sarà presa in esame la Natività, opera tarda di Piero della Francesca.
Il quadro non è una pura e semplice raffigurazione della nascita di Gesù ma un concentrato di rimandi che il maestro ha voluto lasciare ai posteri, rimandi geografici, astronomici e musicali. Nel corso dell’ultima conferenza sarà presentato e suonato, in anteprima mondiale, uno spartito di Piero giunto a noi direttamente dal Quattrocento. Per ulteriori informazioni si prega di contattare: UIA - Università Internazionale dell'Arte Villa Il Ventaglio, Via delle Forbici 24-26 Firenze Tel.
055 570216 Cell. 3891798114 E-mail: segreteriagenerale@uiafirenze.com segreteria@uiafirenze.com diram@uiafirenze.com La quota stabilita per la frequenza è di euro 140,00 e le iscrizioni dovranno pervenire all'UIA entro il 19 marzo 2012 anche per posta elettronica. Al termine del ciclo l'Università Internazionale dell'Arte rilascerà agli iscritti un attestato di frequenza.