Protezione dai rischi, longevità e maggiore consapevolezza su una cultura della previdenza. Sono stati questi gli ingredienti di forza che hanno reso un appuntamento di interesse per tutto il territorio, e non solo, il roadshow di oggi a Siena, dal titolo “Proteggere una società che cambia”, organizzato nell’ambito del progetto “Uno sguardo al futuro: le stagioni della protezione”. L’iniziativa L’evento, promosso da Gruppo Montepaschi e AXA MPS, in collaborazione con il Sole 24 Ore Radiocor, ha visto la partecipazione di Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps; di Ernesto Rabizzi, vice presidente di BMps; di Fabrizio Viola, direttore generale di BMps; e di Frédéric de Courtois, amministratore delegato di AXA MPS.
Nelle sale della direzione generale di BMps a Siena, gli ospiti - moderati da Debora Rosciani, giornalista di Radio 24 e conduttrice del programma “Salvadanaio” - si sono confrontati in un’intensa tavola rotonda sui temi della protezione dai rischi e della previdenza. Temi, questi, innescati dalla presentazione della ricerca condotta da AXA MPS “Prevedere e proteggere: le priorità per il futuro, oggi”, illustrata da Monica Fabris (presidente Episteme). Il rapporto con la pensione Quello tra gli italiani e i temi dell’allungamento della vita e della pensione è un rapporto in chiaroscuro.
Vivere di più è un’aspirazione condivisa dalla maggioranza del campione (62,6%), ma la qualità della vita ne diviene il parametro fondamentale di giudizio: per il 25,2% degli intervistati, raggiungere la fase della “lunga vita” non significa infatti invecchiare veramente perché i progressi della qualità della vita e della medicina permettono di restare giovani molto più a lungo. D’altra parte si registra una scarsa consapevolezza sul tema: gli italiani mediamente pensano che si diventi adulti a 33,4 anni; addirittura 1 italiano su 4 colloca l’ingresso nell’età adulta tra i 40 e i 50 anni. Longevità e futuro Luci ed ombre anche nel rapporto con la previdenza: il 21,5% degli intervistati, e il 53,4% dei giovani, dichiara di non essere interessato al tema perché ritenuto troppo lontano nel tempo.
Anche l’eccessiva complessità della materia è tra le cause che motivano la lontananza dall’argomento. Più forte è però la consapevolezza dei giovani sul tema: i giovani intervistati infatti – e in percentuale più alta (21.8%) rispetto alle altre fasce di età – ritengono di non poter contare in futuro su una pensione “tradizionale”. Nonostante il rapporto compromesso con il futuro a livello generale colpisca la propensione alla sottoscrizione di una pensione integrativa, l’interesse per questo tipo di formula si eleva notevolmente proprio nelle fasce di età più giovani: il 52,1% pensa infatti di sottoscrivere una pensione integrativa. Ernesto Rabizzi “Crediamo profondamente all’efficacia strategica e commerciale della relazione tra banca e assicurazione - ha spiegato Ernesto Rabizzi, vice presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena -.
Il rapporto consolidato tra BMps e AXA MPS rappresenta oggi un’opportunità straordinaria per rispondere alle esigenze di protezione e di sicurezza dai rischi della nostra società: in tal senso, siamo consapevoli di ricoprire un ruolo sempre più decisivo perché nel nostro Paese si sviluppi sempre più un’adeguata cultura della protezione”. Fabrizio Viola “Il roadshow organizzato da Gruppo Montepaschi e AXA MPS rappresenta un’occasione imperdibile di confronto, con le autorità e le comunità locali, per rilanciare la necessità di opportune soluzioni previdenziali - ha commentato Fabrizio Viola, direttore generale di BMps -.
Il welfare è una sfida che banca e compagnia hanno raccolto da tempo: vogliamo dare certezze sul futuro ai più giovani, perché la longevità è oggi più che mai un’opportunità”. Frédéric de Courtois “Per costruire un nuovo welfare del futuro è arrivato il momento di fare della longevità un volano di sviluppo e di crescita per il Paese, e non più un tema legato a fasi di declino o da considerarsi solo come un costo – ha puntualizzato Frédéric de Courtois, amministratore delegato di AXA MPS -.
Dobbiamo mettere al passo con la realtà demografica temi come la pensione e l’active aging, focalizzando sul concetto chiave di “flessibilità” all’evoluzione dei bisogni nelle diverse fasi della vita. La sostenibilità sociale ed economica di un nuovo welfare dipenderà anche da uno sforzo collettivo tra pubblico e privato nel rispondere, tanto in termini di protezione quanto di maggiore consapevolezza e sensibilizzazione, ai bisogni di una società sempre più longeva. Come AXA MPS stiamo lavorando molto su questi fronti, puntando sulle parole chiave di semplicità e trasparenza, in linea con l’ambizione condivisa con il Gruppo Montepaschi di fare della banca un luogo di protezione”.