Avrebbe mostrato ai bambini un coltello invitandoli alla massima attenzione e prudenza con ammonimenti sibillini circa il restare in equilibrio su lame affilate. Ma anche prove di coraggio con punizioni pesanti. Una situazione sopportata e protrattasi fin dal 2010 ed alla quale sono seguiti i racconti dei ragazzi e la successiva segnalazione da parte delle famiglie degli stessi. Nutrito il capitolo delle accuse rivolte alla maestra d'asilo di Firenze che adesso è demandata alla decisione del gip che dovrà decidere circa l'ipotesi di maltrattamento e sequestro di persona. «Dura condanna e massimo disprezzo e disgusto per quanto accaduto, se fosse confermato».
Sono queste le prime reazioni del consigliere regionale e commissario provinciale fiorentino della Lega Nord Toscana, Gian Luca Lazzeri, dopo la notizia dei maltrattamenti alla scuola materna statale “L’Argingrosso” operati da una maestra su alcuni bambini. «Se le accuse nei confronti della maestra fossero confermate – prosegue l’esponente del Carroccio –, ci troveremmo di fronte a un estremo caso di violenza psicologica col timore che possa essere sfociato anche in violenza fisica.
Le piccole vittime necessitano immediatamente di un’assistenza psicologica prolungata nel tempo perché rischiano di essere segnate a vita». Per Lazzeri, «il caso del Cip&Ciop di Pistoia e quello dell’Argingrosso dimostrano che bisogna alzare immediatamente la guardia e procedere a continui controlli in tutte le strutture scolastiche pubbliche e private».