“Le parole d’ordine per il 2012 rimangono rigore, equità e crescita” ricorda l’assessore al bilancio Riccardo Nencini. “Ma ci sono anche profonde riforme di struttura – aggiunge – : la prima, attesa in aula nel pomeriggio, riguarda gli enti locali. Poi, in base dagli impegni già assunti dal presidente Rossi, sarà la volta di sanità ed economia. E il motivo è semplice. Gli effetti di una crisi che rende più deboli i deboli, che annulla il ceto medio e restringe il vertice di una piramide dove anche i ricchi sono di meno, ma più ricchi, si farà sentire ancora per diversi anni, almeno per un paio di legislature.
E servono risposte e strumenti diversi rispetto al passato per far fronte e superare la nuova situazione”. “Con tutto questo – chiosa l’assessore – la Toscana continuerà comunque a farsi carico di servizi, dalla scuola alle politiche sociali, che il governo non copre più”. Urgenza e rapidità, buon compromesso Nell’aula del consiglio regionale stamani si discute il bilancio e la legge finanziaria per l’anno prossimo. L’assessore fa una digressione sulla rapidità e l’urgenza chiesta alle istituzioni: l’aula aveva posto ieri una pregiudiziale sulla presenza in legge di norme non finanziarie.
“Misure urgenti, come quelle sul rischio idraulico, conseguenza delle manovre degli ultimi due governi” era stata la replica e degli uffici della giunta. Tra giugno, agosto e settembre sono state cinque le manovre. “Alla fine il Consiglio regionale ha trovato un giusto punto di equilibrio” chiarisce Nencini. “Ma i tempi della politica e delle istituzioni – mette in chiaro l’assessore, rispondendo a distanza al presidente del Consiglio dell’Unione europea Von Rompuy, qualche settimana ospite all’Istituto universitario a Fiesole – non potranno mai essere quelli della finanza, perchè ci sono meccanismi democratici da rispettare.
Non sono ‘ostacoli’. E sono due velocità che devono rimanere separate”. Bilancio, tutti i numeri. Nencini: “Sostegno a economia e welfare. Lotta all’evasione” Numeri del bilancio regionale per il prossimo anno ed effetti dell’ultima manovra Monti. Li ricorda oggi nell’aula del consiglio regionale l’assessore Riccardo Nencini. Il bilancio per il 2012 vale poco più di 9 miliardi, al netto delle partite di giro, e su 9 miliardi la spesa sanitaria, investimenti compresi, ne copre 7 (ovvero oltre il 77 per cento).
Ad un miliardo e 50 milioni ammontano complessivamente gli investimenti, comprese le risorse vincolate messe a disposizione da Stato ed Europa. “Rispetto al 2010 – ricorda l’assessore – la Regione si ritrova con 560 milioni in meno da spendere”. Aumenta l’addizionale regionale Irpef (0,33 per cento per tutti) imposta dal governo per evitare tagli al fondo per la sanità e destinata in parte a sostituire la compartecipazione dell’Iva. Ci sono novità sul trasporto pubblico locale, con un recupero solo parziale dei 100 milioni che mancavano e che il governo Berlusconi, dopo i tagli, si era impegnato un anno fa con le Regioni a trasferire.
Varia in parte il patto di stabilità, dove la ‘nettizzazione delle quote di finanziamento’ porta in dote alla Toscana 30 milioni ed alza l’asticella del tetto di spesa fino a 1 miliardo e 800 milioni. C’è la riforma delle Province, spostata avanti nel tempo ma di cui la Regione dovrà tenere conto. Buone nuove anche sul fronte del bollo auto, dove è stato arginato il rischio di una drastica riduzione delle entrate. Il Parlamento ha infatti deciso in extremis che l’Ipt provinciale si calcolerà in base alla potenza dei veicoli anche nelle Regioni a statuto speciale.
Le compagnie di noleggio con grandi flotte aziendali stavano aprendo lì in gran fretta sedi secondarie per immatricolare i veicoli: in fuga anche dalla Toscana, dove sarebbero rimaste operativamente ma senza pagare il bollo auto. L’assessore ricorda in estrema sintesi, in cinque punti, gli effetti dell’ultima manovra del governo. “Sul trasporto pubblico locale – annota – si discute ancora stamani a Roma”. Crescita, equità e politiche sociali Ma Nencini rivendica anche l’attenzione posta della giunta per le politiche sociali e l’economia.
Sono 244 milioni, lavoro e investimenti compresi, le risorse per lo sviluppo economico. “Per aiutare la crescita – ricorda – ci siamo riservati un ulteriore saldanaio tra 20 e 30 milioni di euro. Sono pochi? Di più non potevamo permetterci”. Non diminuisce il fondo per l’assistenza ai non autosufficienti. Il governo Berlusconi aveva azzerato i propri trasferimenti, la Regione ci ha messo 42 milioni di tasca propria. Altri 19 milioni sono stati aggiunti per le politiche sociali ed altri ancora per le scuole materne, che pure sarebbero di competenza dello Stato.
“In questo modo – dice Nencini – proteggiamo una parte delal Toscana rispetto agli effetti della manovra statale”. Cinquanta milioni dalla spending review L’assessore sottolinea il ‘peso piuma” dell’ulteriore ritocco all’addizionale Irpef deciso nelle ultime settimane dalla Regione: lo 0,50 per cento, ma solo (“e volutamente”) oltre i 75 mila euro l’anno. Porterà 11 milioni – contro i 150 dell’aumento deciso dal governo Monti – e servirà per far fronte ai servizi sociali e al trasporto pubblico locale.
Ma peserà su stipendi e dichiarazioni dei redditi, di fatto, solo nel 2013. L’assessore rivendica l’operazione “imponente” sulla spending review, che vuol dire risparmi anche su burocrazia, costi della politica ed enti di secondo grado. Quest’anno la spesa si è ridotta dl 10 per cento. “Per il 2012 l’obiettivo è tagliare altri 50 milioni e per adesso ne abbiamo già recuperati 32” dice. Evasione fiscale: recuperati 167 milioni L’ultimo numero riguarda la lotta all’illegalità e all’evasione fiscale, che rimarrà anche nel 2012 un caposaldo dell’azione delle Regione Toscana.
Evidente il balzo in avanti fatto in tre anni. “L’obiettivo era di 100 milioni. Quest’anno – conclude l’assessore – ne abbiamo recuperati 167. Siamo la Regione d’Italia che ha fatto meglio, pur potendo intervenire su poche tasse”.