Galeotto fu il Barcellona. A San Siro a vedere la sfida tra i rossoneri di Allegri ed i ragazzi di Guardiola c'era anche il primo cittadino di Firenze Matteo Renzi che con una battuta commenta l'incontro con l'ex premier Silvio Berlusconi. "Come a Firenze c'è modo e tempo di prendere un caffé, al bar c'erano anche Diego Abatantuono, Formigoni e Maroni. Abbiamo parlato, certo, ma non ho chiesto nulla, anche perché.. non ho più niente da chiedergli" ha detto Renzi.
Il primo cittadino ha poi incontrato la squadra assieme ai propri figli che hanno conosciuto così Leo Messi, dopo Alessio Cerci, il talento più quotato anche in casa Renzi. "Dopo l’incontro con supplica in quel di Arcore, dopo la campagna acquisti su una delle più brillanti menti che hanno segnato i migliori anni -commenta Daniela Sgambellone, Responsabile Comunicazione Idv Toscana- di Mediaset (Giorgio Gori), mancava soltanto la passerella sontuosa di San Siro per sancire definitivamente l’attrazione fatale tra il Sindaco rottamatore Matteo Renzi e il Premier rottamato Silvio Berlusconi.Due maestri dell’ingannevole marketing politico che smascherano, passeggiando amorevolmente a braccetto nell’intervallo della partita tra Milan e Barcellona, tutto il fascino irresistibile del potere, quell’attrazione fatale tra il giovin discepolo e il canuto (o meglio, plastificato) precettore e sembrano sancire, in un’inquietante rappresentazione gattopardesca, l’indolore passaggio dal vecchio al nuovo nella continuità, anche fisica, di un progetto che fa del clamore, dell’immagine patinata, dello scontro violento con l’avversario (e con gli alleati quando non fanno più comodo) il proprio marchio di fabbrica".