Nell’anticipo della decima giornata si affrontano due squadre in cerca di tre punti che muovano, in modo concreto, la classifica. Il Chievo è ferito: reduce dalla sconfitta casalinga contro il Bologna, giunge in Toscana con il forte desiderio di riscatto. I padroni di casa, che hanno visto sfumare il bottino pieno negli ultimi minuti della trasferta di Novara, vogliono confermare quanto di buono fatto, tra le mura amiche, nel match vinto contro il Cesena. Campo in perfette condizioni. Si gioca davanti a 8472 spettatori. Prima vera occasione per i padroni di casa al terzo minuto: cross di Brienza da sinistra ma nessuno riesce ad essere lesto ed a insaccare.
Risposta ospite al nono minuto. Azione manovrata, palla interessante a Moscardelli bravissimo Contini a chiudere in angolo. Al 25’ la fiammata dei ragazzi di Sannino. Azione insistita di Destro che si libera bene e lascia partire un tiro di interno che gira fino all’angolo sinistro di Sorrentino: incolpevole il portiere ed 1-0 per il Siena. Al 33’ la risposta dei giocatori di Di Carlo con Moscardelli che cerca al centro Pellissier che non ci arriva di un soffio. Al 37’, Moscardelli, ancora lui, prova sul calcio piazzato: grande parata di Brkic che devia sulla traversa. La seconda frazione si apre nel segno di Moscardelli: Brkic è attento.
Ma è il Siena a colpire. Grande palla di D’Agostino per Calaiò che prova la girata: Sorrentino fa una grande parata ma è pronto Destro ad insaccare. 2-0 e partita virtualmente chiusa. Poi a togliere il virtuale e farlo diventare reale ci pensa D’Agostino: gran calcio di punizione di sinistro e palla a togliere le ragnatele dall’angolo alto. Siamo al minuto 17 ma il match sembra aver già detto tutto. Invece no. Ancora Destro vicino alla tripletta ma Sorrentino, bravissimo, spegne la minaccia.
Poi, inaspettato, arriva l’acuto del Chievo: Pellissier per Moscardelli che con un rasoterra non perdona. 3-1 e spettacolo godibile. Resta solo il tempo per la protesta di Paloschi che reclama un rigore che pare non esserci. Quattro minuti di recupero non servono al Chievo. Ma a Calaiò si. Palla in profondità e la punta bianconera mette dentro per il finale di 4-1. Il pubblico applaude e gradisce chiedendo, a gran voce, l'Europa. Non sorride Di Carlo che deve rivedere necessariamente qualcosa per tornare ad apprezzare una squadra che ha le doti tecniche per salvarsi.
Forse tardiva la sostituzione di Paloschi che ha dato brio all'attacco. Sannino non avrebbe mai sognato un pomeriggio più bello. Gran bel Siena. Concreto, pungente, mai fazioso. Non si può chiedere di più ma si sa lui è uno che non si accontenta. Mai. Avanti così. Giuseppe Saponaro Siena (4-4-2)Brkic, Vitiello, Del Grosso, Gazzi, D’Agostino (78’ Bolzoni) , Rossettini, Contini (55’ Pesoli), Brienza, Mannini , Calaiò, Destro (75’ Larrondo) Chievo (4-4-2)Sorrentino, Frey, Mandelli, Cesar, Jokic (70’ Dramè), Bradley, Vacek, Hetemaj (62’ Paloschi), Cruzado Durand (46’ Sammarco) , Pellissier, Moscardelli Reti: Destro (doppietta), D’Agostino, Moscardelli, Calaiò Ammoniti: Destro (Siena),Jokic (Chievo), Cesar (Chievo) , Larrondo (Siena), Mandelli (Chievo) Espulsi: /