Preso un altro spacciatore a Santo Spirito. Ieri sera le volanti hanno sorpreso un tunisino di 25 anni che dopo aver contattato nella piazza due giovani ragazzi italiani, li ha incontrati in via dei Preti dove è avvenuto lo scambio droga/soldi. Il magrebino è finito in manette: la polizia gli ha trovato addosso mezzo grammo di hashish, mentre ai due acquirenti (entrambi segnalati per uso personale di droga) è stato sequestrato 1 grammo e mezzo dello stesso stupefacente acquistato dal pusher un attimo prima del suo arresto. Altri due cittadini ucraini (28 e 29 anni) sono finiti in manette, la scorsa notte alle Cascine, sorpresi a bordo di un Ducato rubato, al termine di un rocambolesco inseguimento delle volanti finito in piazzale Kennedy.
Intorno alle 4 di notte, una pattuglia aveva incrociato in viale Guidoni un furgone bianco con a bordo i sospetti che all’alt degli operatori avevano iniziato una spericolata corsa per evitare il controllo. Incuranti dei semafori rossi e della circolazione stradale, i fuggitivi hanno tentato a più riprese di travolgere la macchina della polizia che li stava inseguendo a sirene spiegate. Dopo un primo episodio in viale XI agosto, dove solo l’esperienza e l’abilità dell’Agente Scelto Giuseppe Capasso (autista della volante) hanno permesso a lui e al suo collega, l’Assistente Angelo Lombardi, di evitare un violento impatto, la corsa del furgone è proseguita per le strade di Novoli, tra un contromano e l’altro.
Nel frattempo, in piazza Puccini, un’altra pattuglia, con a bordo gli Agenti Scelti Giulio Pastore e Marco Luciano, stava attendendo il mezzo in fuga per sbarrargli la strada. Qua, i malviventi hanno improvvisato l’ennesima brusca manovra, immettendosi a gran velocità verso il parco delle Cascine. Alla rotatoria di piazzale Kennedy hanno infine cercato nuovamente di liberarsi dei loro inseguitori, colpendo una delle due “pantere” su una fiancata (questa volta quella con a bordo gli agenti Pastore e Luciano), con la chiara intenzione di mandarla fuori strada.
Ma dopo il violento urto, è stato proprio il furgone (meno stabile della ben equipaggiata Alfa Romeo 159) a finire contro una siepe. Nonostante ciò, i due occupanti del mezzo cabinato, ben determinati a non farsi prendere, sono scesi con tutta calma e hanno fronteggiato i 4 agenti che nel frattempo li avevano circondati. Un ucraino ha addirittura estratto dalla cintura una chiave inglese da meccanico, mentre l’altro teneva in mano un grosso cacciavite appuntino che brandeggiava come un pugnale.
Gli agenti non si sono fatti intimorire dall’aggressività dei due: li hanno disarmati e bloccati dopo una breve colluttazione nella quale tutti e quattro gli uomini delle forze dell’ordine hanno riportato contusioni (5 giorni di prognosi a testa) a seguito dei fendenti e dei colpi ricevuti. All’interno del furgone (rubato la notte prima a Livorno) sono stati ritrovati e sequestrati numerosi strumenti da scasso (una tronchese di un metro di lunghezza, un grosso cacciavite, una tenaglia e uno spadino per forzare le serrature) oltre ad un passamontagna di lana per travisare il volto.
Entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati arrestati per i reati di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, ricettazione del mezzo, danneggiamento aggravato della volante e porto di strumenti atti allo scasso. Sul posto è intervenuta anche la polizia municipale per i rilievi del sinistro che ha causato i danni alla macchina della polizia, contribuendo alle lesioni di due degli agenti operanti. Nella circostanza per il conducente (il 28enne), che dopo il suo arresto ha esibito una patente ucraina falsa, oltre a tutte le sanzioni per le violazioni al codice della strada, è scattata la denuncia per rifiuto di sottoporsi all’alcoltest, per guida senza patente e uso di atto falso.