di Alessandro Signorini Ufficio Stampa Revet Spa Spett.le Redazione, in merito all'articolo "Rifiuti e prodotti riciclati, può esistere l'esclusiva nel nostro futuro?" vi ringraziamo per l'attenzione data, ma corre l'obbligo di precisare che non c'è alcuna "esclusiva" sui Ri-prodoti "da casa a casa" , cioè gli articoli casalinghi di largo consumo realizzati con plastiche riciclate post consumo (la frazione che normalmente anda in discarica).
Questi prodotti sono in vendita presso il circuito di Unicoop Tirreno poichè solo loro hanno accettato con entusiasmo di metterli in vendita sui propri scaffali. Anche Unicoop Firenze è stata ripetutamente contattata da Revet e Utilplastic, ma fino ad oggi la risposta è stata negativa. Legittima, ma negativa. Ribaltare tale decisione non è nelle disponibilità di Revet e più che sottolineare l'importanza dell'inziativa (ricomprare oggetti realizzati con il materiale che è partito dalla nostra raccolta differenziata e poter toccare con mano che si può alimentare la filiera industriale del riciclo)che altro fare? Coloro che hanno esposto al Saschall tali oggetti sono stati informati che non ci sarebbe stata -almeno per il momento- la possibilità di vendita diretta in area fiorentina, quindi "sorprende la sorpresa".
Nessuna esclusiva sul futuro di nessuno, ma l'impegno e le difficoltà di percorrere strade nuove, veramente legate al riutilizzo di materie seconde, strada che inizia con la raccolta differenziata (il mezzo) e si deve chiudere con il riciclo (il fine). Ma evidentente per molti il tutto si chiude al primo passo che rimane il fine: così facendo possiamo decidere di raccogliere queste materie a mucchietti (porta a porta) o in gruppo (campane o cassonetti) ma senza riciclo per alcune frazioni di materia il destino finale è la discarica.
Destino che Revet ha provato a cambiare per le plastiche miste trasformate in articoli casalinghi. Tale evidenza di fermarsi sempre al primo passo è dimostrata dal fatto che chi insegue da anni e anni (17) percentuali sempre più alte di RD non ha ancora associato - mai - a questo buon obiettivo il link del riciclo di tali materie (ad esempio preoccupandosi di fare "acquisti verdi", i famosi GPP, dei quali non vi è traccia nemmeno in casa dei più "virtuosi"). In ogni caso l'impegno di Revet continua e saranno cercate altre strade (di distribuzione) per la massima diffusione dei Ri-prodotti in Toscana.