Firenze - Siena fa da sfondo al racconto biblico analizzato con lo sguardo dei giovani d’oggi. È “Bibbia 2.0 - Il padre è … terno” lo spettacolo in programma sabato 3 settembre (ore 21.15 - piazza del Mercato, ingresso libero) quale prologo alle Giornata europea della Cultura Ebraica. L’attore Eugenio De’ Giorgi, con la collaborazione di Alberto Ungari e la regia di Stefano Simone Pintor, con i testi di Haim Baharier, si cimenta sul tema della misura dell’incommensurabile nel rapporto tra Creatura e Creatore.
Sul palco un solo attore ma decine di personaggi. Infatti, le vicende bibliche di Caino e Abele, la Torre di Babele, Davide e Golia, permetteranno di raccontare ancora una volta la Bibbia, ma nella sua versione 2.0, cioè con uno sguardo sull’oggi, nel tentativo di recuperare quell’elemento popolare e istruttivo che aveva il teatro secoli fa, quando sopravviveva raccontando proprio queste storie. Testi giocosi, quindi, raccontati dal punto di vista di chi è nato dopo migliaia di generazioni, ma che ancora oggi, nell’epoca dei mass media e di internet, vive le stesse identiche dinamiche di allora.
Quasi che il mondo, con la benedizione ultima dello Shabbàt donata da Dio al termine della Creazione, si fosse fermato, bloccato in una dimensione di animatissima immobilità.