Firenze - 'La Strada verso casa', opera prima di Samuele Rossi, approda al New York City Film Festival, in prima mondiale, il 21 agosto. Prodotto con un budget notevolmente inferiore alla media, raggiunto grazie al coinvolgimento di aziende ed imprese del territorio toscano che hanno creduto nell'innovativa strategia produttiva e ad una troupe di giovani ed appassionati professionisti tutti sotto i 35 anni, il film, scritto e diretto dal giovane regista toscano, racconta la storia di tre vite in bilico, bloccate in una difficile quotidianità, i cui destini si intrecciano in modo inaspettato alla ricerca di un nuovo equilibrio e del modo di ricostruire il proprio futuro. Per Michelangelo, giovane, orgoglioso aspirante scrittore tutto si arresta con la morte del padre che lo mette di fronte alla necessità di una scelta.
Antonio, ricco industriale, si trova imprigionato nell’eterno presente della moglie Marta, incapace di elaborare il lutto della figlia morta tempo prima. Giulia, infine, è una giovane madre che, dopo l’incidente del marito avvenuto pochi giorni prima del parto, ha deciso di vivere in ospedale aspettando che il marito, Massimo, si risvegli dal coma. Le tre storie di Michelangelo, Antonio e Giulia apparentemente così distanti s'intrecciano invece in modo inaspettato. La consapevolezza del dolore dà loro la possibilità di tornare a vivere in modo nuovo e, se pur nella sofferenza, di tornare a casa. “Il film - dice Samuele Rossi – nasce da una mia precisa esigenza emotiva.
Non volevo parlare della morte ma volevo provare a raccontare il tempo del dolore, ovvero l’eterno presente in cui sembra che tutto si ripeta senza possibilità, certo del fatto che dal dolore si possa sempre in qualche modo provare a ritrovare la propria strada verso casa, il personale modo di recuperare il luogo della felicità e della speranza. Questo è ciò che mi ha spinto a realizzare il film - continua il regista – la voglia di intravedere un futuro dopo ogni caduta. Due, oltre la storia, sono gli elementi che mi preme sottolinear - aggiunge - : la strategia produttiva, innovativa e al di fuori dagli schemi convenzionali, volta a creare una sinergia totale con le aziende sostenitrici, e il coinvolgimento di una squadra di giovani ed appassionati professionisti al di sotto dei 35 anni, dalla troupe all’orchestra con la quale abbiamo registrato la musica (l’Orchestra dei Giovani del Conservatorio de L’Aquila).
Questo dimostra che, anche con pochi mezzi, i film si possono realizzare, se esiste un’idea forte e se c’è una forte coesione tra troupe e cast. Tutti – conclude – hanno lavorato con grande entusiasmo e consapevolezza. E questo credo sia stato un valore aggiunto in un percorso artistico di totale condivisione. Uteriormente impreziosito da attori professionisti che hanno sposato in toto il progetto, dall’inizio alla fine.” Samuele Rossi è originario di Pescia, ha all’attivo diversi cortometraggi che hanno partecipato a numerosi festival.
E’ stato inoltre assistente alla regista sul film Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli, e su La Passione di Carlo Mazzacurati. La Strada verso casa è stato girato interamente a Pescia. Nel cast: Giorgio Colangeli, Alessandro Marveti, Cecilia Albertini, Roberta Caronia, Massimo Triggiani, Maria Teresa Bax e Rita Montes.