Una difficile missione ha impegnato per circa un mese, i tecnici dell’Istituto Geografico Militare che hanno effettuato, sul confine italo – austriaco, la manutenzione dei cippi/termini che delimitano il territorio di confine tra i due Stati l’Italia e l’Austria. Contemporaneamente hanno svolto delle misurazioni GPS per essere utilizzate per programmare e calcolare la posizione dei “termini” stessi in un sistema di riferimento internazionale concordato con la Nazione limitrofa. Il personale dell’IGM coadiuvato da quattro militari specializzati per l’alta montagna del 6° reggimento alpini di Brunico, due finanzieri del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Brunico e due tecnici esperti dell’Istituto austriaco, ha operato in alta montagna ad altezze comprese tra 2500 e 3000 metri facendo uso anche di un elicottero del 4° reggimento AVES di Bolzano. Tutte queste operazioni rientrano in un complesso progetto di digitalizzazione di tutta la linea di delimitazione della nostra frontiera, con l’obiettivo di ottenere una serie di punti, corredati di coordinate, che nel loro insieme definiscono più precisamente il tracciato della “linea di confine” in modo univoco e concordato con le Nazioni adiacenti.
Inoltre, a seguito di recenti Accordi con l’Austria e la Svizzera, concernente l’introduzione del concetto di “confine mobile sulla displuviale”, sono in atto anche le campagne di misurazione per determinare le linee di displuvio dei ghiacciai che nel tempo hanno subito spostamenti anche di 150 metri.