Firenze - Dopo Max Gazzè, un altro appuntamento di grande musica presso l’Anfiteatro del Parco delle Cascine di Firenze per “Welcome”, manifestazione cardine dell’Estate Fiorentina, a cura di Cooperativa Archeologia e NEM – Nuovi Eventi Musicali. Venerdì 29 luglio il concerto in esclusiva toscana di Mauro Pagani, musicista polistrumentista, produttore e compositore, che interpreterà in un set elettroacustico i brani delle tappe più importanti della sua lunga carriera, dalla PFM ai dischi solisti, dalle colonne sonore alle grandi collaborazioni che hanno caratterizzato la sua carriera, De Andrè su tutte, oltre a brani degli anni ’70, fondamentali per la sua formazione esistenziale e musicale, tra cui i Genesis e i Jethro Tull.
Special guest della serata il griot senegalese Badara Seck, cantante di sensibilità e capacità vocali particolari, di cui Pagani è il produttore, e con il quale venerdì interpreterà in un clima di transculturalità vari pezzi tratti dall’album di Seck e da Creuza De Ma, il capolavoro nato dalla collaborazione tra Mauro e Faber (Ingresso 15 €. Prevendite su circuito boxoffice e su www.boxol.it, e vendibili la sera stessa del concerto). “Tornare a Firenze per me è sempre emozionante perché sono stati sette anni della mia vita (dal 2000 al 2007, come direttore artistico dell’Estate Fiorentina) nei quali ho avuto a che fare con la città, ho avuto tanto e ho imparato un sacco di cose – ha detto Pagani - Sarà un concerto per cui credo valga la pena esserci, per le cose che diremo, ma soprattutto per le canzoni e i musicisti con cui sono, straordinari.
In più sono veramente felice di suonare proprio all’Anfiteatro delle Cascine, che durante tutti gli anni nei quali ho lavorato a Firenze era stato chiuso e non sono mai riuscito a farci qualcosa”. Mauro Pagani ha fatto parte della Premiata Forneria Marconi e ha collaborato con molti autori e musicisti italiani, fra cui (su tutti) Fabrizio De André, ma anche Gianna Nannini, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni, Massimo Ranieri. Le sue ispirazioni comprendono non solo il rock, ma anche il blues e la musica etnica di matrice araba, balcanica e medio-orientale.
La pubblicazione del suo primo romanzo, ”Foto di gruppo con chitarrista”, incentrato sulla vita e le avventure di un musicista che negli anni settanta sbarca il lunario suonando nei club, ha suggerito a Mauro l’idea di ritagliare all’interno dei suoi concerti di quest’anno un ampio spazio dedicato a tutta la musica che nello scorrere degli anni ha contribuito in maniera rilevante alla sua formazione come musicista e compositore, con particolare riferimento proprio agli anni settanta: all’inarrestabile spinta innovativa degli artisti più significativi di quella stagione irripetibile, alla loro mirabile capacità di mescolare e contaminare stili e generi appena qualche anno prima assolutamente lontani tra di loro.
Il desiderio è quello di tornare a far musica per il puro piacere di suonare, di confrontarsi di nuovo con quel repertorio impegnativo e straripante di colori a stretto contatto col pubblico e le sue passioni.