Firenze – Tra danza, musica e giochi di fuoco, al ritmo sfrenato del Can Can, il 29 luglio apre Effetto Venezia, la festa d’estate livornese giunta quest’anno al 26°appuntamento. Un’edizione frizzante come si addice alla stagione calda all’insegna della cultura e del divertimento, per di più dedicata alla Francia ed al suo mondo culturale. Da Modigliani a Cyrano de Bergerac, dalla Traviata a Monna Lisa fino a Edith Piaf e tutti gli chansonniers, ogni angolo del quartiere de La Venezia sarà un po’ “francese” per dieci serate, fino al 7 agosto.
Oltre novanta spettacoli che animeranno il popolare quartiere creato dai Medici chiamando proprio dei veneziani a realizzare la rete di canali che partiva dalla Fortezza; accanto ad una miriade di altri eventi il cui programma è visibile sul sito www.livornoeffettovenezia.it. “Per questa edizione Livorno è particolarmente grata alla Regione – ha affermato l’assessore alle culture del Comune di Livorno, Mario Tredici alla conferenza stampa di oggi a Palazzo Strozzi Sacrati – perchè in un momento difficile dal punto di vista economico e organizzativo, in cui abbiamo addirittura temuto di non farcela a fare partire l’edizione di quest’anno, la decisione dell’assessore Scaletti di triplicare il contributo regionale (dai 15mila euro del 2010 ai 50mila odierni) ha ridato slancio e fiducia.
Abbiamo così avviato un percorso virtuoso, che ha unito sponsor privati e pubblici fino al traguardo, per nulla scontato nella stagione dei tagli, della cifra di 450mila euro di copertura delle spese pari a quella del 2010”. “Sono particolarmente lieta di questo risultato – ha commentato l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti – perchè Effetto Venezia è una festa che da Livorno, da questa porta sul mare, illumina tutta la Toscana. Ed è capace di offrire un ventaglio di situazioni ed eventi davvero esaltanti, in gradoi di esercitare un richiamo importante per tutta la popolazione turistica della costa ed oltre.
In fondo è anche questo l’obiettivo di questo tipo di manifestazioni che uniscono cultura e turismo – ha concluso l’assessore -, fare da richiamo a chi guarda alla Toscana come meta delle sue vacanze, conservando o creando al contempo tradizioni legate ai territori e alle popolazioni”.