Presso la Biblioteca storica dell’Istituto Geografico Militare, è stato siglato l’Accordo Quadro, per gli anni 2011 - 2014, tra l’Istituto Geografico Militare e l’Università degli Studi di Firenze, per quanto riguarda le attività di collaborazione nel campo scientifico, didattico e della ricerca. La prima firma della collaborazione fra le due prestigiose Istituzioni cittadine, risale al 2008. Il documento, firmato dal Magnifico Rettore dell’Università di Firenze, Prof.
Alberto Tesi ed il Comandante dell’IGM, Generale di Divisione Antonio De Vita, prevede la formazione per un Master di II livello dei “Sistemi informativi geografici per la gestione e il monitoraggio del territorio” unio al Corso Superiore di Geografia Militare ed al Corso Applicativo per gli Ufficiali del Corpo Ingegneri che si tiene alla Scuola Superiore di Scienze Geografiche dell’IGM, dove saranno approfondite anche ricerche nel campo geotopocartografico. In questo triennio sarà approfondito lo studio dei movimenti verticali dell’Appennino centrale e i fenomeni erosivi che lo contraddistinguono, al fine di aumentare la conoscenza degli strati della superficie terrestre nela nostra zona, utilizzando l’enorme mole di documenti e misure effettuate dall’IGM in questi ultimi 50 anni con strumenti di altissima precisione.
Inoltre l’accordo si estende anche al miglioramento del calcolo delle quote, dal momento che adesso è possibile usufruire di attendibili modelli connessi con i campi gravitazionali del territorio nazionale. L'Istituto Geografico Militare (I.G.M.) è nato nel 1861, e ha il compito di fornire supporto geotopocartografico alle Unità e ai Comandi dell'Esercito Italiano. Opera da anni con i propri team, denominati GeoTacPrint, nella produzione di cartografia di base e ha pensato di strutturare i database vettoriali per inserirli all'interno di un navigatore satellitare, capace di muoversi anche nei vari luoghi operativi con agilità, precisione e dovizia di informazioni, al fine non soltanto di favorire un buon orientamento ma anche e soprattutto di evitare situazioni di rischio. Cecilia Chiavistelli