Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa diffuso ieri dal Prc fiorentino in merito alla società Firenze Holding lanciata dal sindaco Renzi. "Firenze, così, non va. Siamo pronti a parlarne con il centrosinistra, a portare il nostro contributo arrivando anche a rivedere alcune nostre posizioni. Ma ad una condizione: deve essere ascoltato il volere popolare, deve essere tenuta in primo piano la voce dei fiorentini che ci hanno mandato un segnale importantissimo in occasione dell'ultimo referendum.
Non siamo disposti a cedere neanche di un millimetro su questo: la priorità è il bene comune". L'appello a un "dialogo su questioni condivise per la città" arriva dal segretario provinciale del Partito della Rifondazione comunista, Andrea Malpezzi, deciso a "dialogare con tutto il centrosinistra per il bene della città". Magari attraverso "un tavolo di confronto - afferma il segretario - attraverso il quale si arrivi a riprogrammare Firenze per dare risposte prima ai suoi abitanti, poi alle casse del Comune".
In altre parole, Malpezzi indica come "prioritaria la riappropriazione dei servizi" che devono funzionare innanzitutto per il "bene" dei fiorentini e non per fare tornare i conti del bilancio. A questo proposito il segretario porta come esempio il turismo. "La fruizione delle offerte culturali della città deve essere possibile per tutti, devono esserci maggiori agevolazioni e non va pensata partendo dall'idea del guadagno e del ritorno economico. Ci sarà, questo, solo se la priorità sarà pensare a chi vive in città".
A margine dell'appello a un dialogo, arriva anche una considerazione a seguito della dichiarazione del sindaco Matteo Renzi, pronto a creare "entro l’anno una sola società, che si chiamerà Firenze Holding, a cui conferire le partecipazioni delle varie aziende e che abbia la funzione di regia strategica di tutti i servizi alla città". Su questo aspetto, sottolinea Malpezzi, "non mettiamo alcuna barriera ideologica: si tratta di democrazia. Ed è proprio la democrazia che ci insegna che le scelte vanno condivise e prese sulla base del volere popolare.
Mi sembra che i messaggi arrivati dal referendum siano chiari. Non credo che sulle partecipate fiorentine, chi ha detto no al nucleare, vorrebbe l'intervento dell’ex presidente di Legambiente diventato a capo del Cda di Acea, Enel, ma soprattutto convinto nuclearista". L'appello dunque è a "riunirci attorno a un tavolo e parlare, andando oltre le ideologie: siamo pronti a fare anche passi indietro se il centrosinistra è pronto, a sua volta, ad ascoltare i cittadini". Andrea Malpezzi Segretario provinciale Prc - Firenze