Firenze – Volge ormai al termine il secondo lotto dei lavori, dei tre previsti in tutto, per rinforzare la struttura, restaurare le opere artistiche ed ammodernare con il superamento delle barriere architettoniche il Palazzo Pretorio di Certaldo, tanto che sabato 25 giugno alle ore 17, tolti finalmente i grandi ponteggi che ne coprivano tutta la facciata e la chiesa adiacente, il Palazzo sarà di nuovo aperto al pubblico con due, anzi, tre sorprese. Quella più importante ed inattesa è la scoperta di un affresco del Seicento, di grande impatto scenografico: un portale sito sul fondo della ex chiesa dei Santi Tommaso e Prospero, adiacente il Palazzo, è riaffiorato durante la ripulitura della parete.
Il portale (attribuzione da fare, ndr), anche se dovrà essere ulteriormente studiato, è ben visibile e va quasi ad “incorniciare” il Tabernacolo dei Giustiziati, opera quest'ultima di Benozzo Gozzoli e bottega (fine 1400 circa), Tabernacolo ricomposto in questo luogo in quanto l'edificio originale è infatti nella parte bassa del paese, lungo il torrente Agliena, ma che qui ha trovato casa già da diversi anni insieme alle sinopie originali. La scoperta del portale è diventata quindi occasione per un ulteriore novità: il ricollocamento del Tabernacolo del Gozzoli, che è stato fatto avanzare sia per permettere la visione del nuovo affresco, che per valorizzare il Tabernacolo stesso.
Nella nuova posizione infatti, oltre alla deposizione dalla croce frontale, i visitatori potranno ammirare bene anche l'affresco retrostante, una Resurrezione, finora poco visibile; nonché le sinopie originali collocate ai lati. Terza sorpresa, ma non ancora visibile, sarà la ricollocazione dello stemma mediceo di pietra arenaria finora situato sulla facciata del Palazzo. Lo stemma, del peso di oltre 300 chili, era molto usurato e parzialmente caduto e recuperato nel gennaio 2008. L'originale è stato ora staccato del tutto edè in laboratorio per i restauri, con al suo posto, per preservare l'originale dall'usura in futuro e evitare rischi di crolli, una copia di materiali sintetici.
Ma una volta restaurato, l'originale non verrà ricollocato sulla facciata, bensì in una sala del Palazzo, visibile così da vicino per dare un motivo in più di interesse nella visita del Palazzo. Ad illustrare i lavori erano stamani il sindaco di Certaldo, Andrea Campinoti, con il vicesindaco Francesco Betti; Gennaro Tampone, Progettista e direttore dei lavori, con i suoi assistenti Pier Paolo Derinaldis ed Elisabetta Ferretti; la Cooperativa di restauratori R.O.M.A. che ha seguito gran parte di questo secondo lotto di lavori.
Il restauro di Palazzo Pretorio si sta svolgendo in tre lotti: il primo, concluso nel 2009, ha riguardato il consolidamento strutturale di travi ed archi, del loggiato interno, delle prigioni. Una serie di lavori la cui urgenza era evidente, ai quali è stata affiancata una serie di interventi di sondaggio e studio per comprendere meglio quali fossero i consolidamenti necessari ma meno evidenti, che sono stati poi elaborati e saranno eseguiti con il terzo lotto di lavori. Il secondo lotto, che verrà inaugurato sabato 25 alle ore 17, anche se restano da fare pochi ritocchi ad alcuni affreschi, ha riguardato invece il restauro delle superfici, ovvero di affreschi, pitture, stemmi di terracotta e di pietra.
Un lavoro complesso e difficile, soprattutto per quanto riguarda la facciata, dove, complici gli agenti atmosferici, l’usura è più forte. I lavori si concluderanno la prossima primavera. Il terzo lotto, già appaltato, che inizierà entro la fine dell'anno, riguarderà invece, oltre all’ultima parte di consolidamenti con il recupero della torre degli Alberti (ovvero il blocco originale, sul quale dopo i lavori si potrà di nuovo salire), anche l’abbattimento delle barriere architettoniche per adeguare il museo agli odierni standard di accessibilità, grazie alla realizzazione di scivoli, servo scale, e di un ascensore.
Inoltre la casa del custode verrà risistemata ed adibita a biglietteria e bookshop. L’investimento complessivo sarà, alla fine, di 1,5 milioni di euro, ovvero 625mila euro di fondi comunali e 875mila euro di fondi regionali. “Abbiamo progettato e portato avanti il restauro di Palazzo Pretorio in modo conservativo ma utilizzando anche le più sofisticate tecnologie ed alcune sperimentazioni – ha spiegato l'ingegnere Gennaro Tampone – con il primo lotto abbiamo ad esempio sezionato le colonne deboli, le abbiamo rinforzate internamente e poi richiuse in modo chirurgico; con questo secondo lotto abbiamo ripulito tutta la facciata e parte degli stemmi e pitture interne, con un lavoro molto complesso perché ogni stemma, all'apparenza simile all'altro, ha rivelato la sua specificità materica ed è stato trattato di conseguenza; con il terzo lotto restituiremo ai visitatori la possibilità di salire fin sulla sommità del Palazzo e consentiremo a chi ha difficoltà di deambulazione di accedere ugualmente al Palazzo.
E' stato e sarà un lavoro non semplice, ma svolto sempre con la massima attenzione”. Dal canto suo, il sindaco Andrea Campinoti ha ricordato che “Questo intervento si inserisce in un percorso più che decennale, che parte con l'istituzione della ZTL ed il recupero di Palazzo Stiozzi Ridolfi ed arriva al recupero della Casa Boccaccio, del giardino di Casa Boccaccio, di Palazzo Giannozzi. Il recupero di Palazzo Pretorio è possibile grazie ad un contributo consistente della Regione Toscana che arriva anche grazie al lavoro di squadra fatto da tutti i Comuni dell'area, che hanno concordato nel far confluire su questo bene l'investimento.
E siamo convinti che investire nei nostri beni culturali sia non solo un dovere, per tutelarli e preservarli per il futuro, ma anche un'occasione di crescita e sviluppo che fa bene, soprattutto nel caso di Palazzo Pretorio che è sì museo ma anche luogo di mostre, convegni, eventi di carattere regionale e nazionale, non solo a Certaldo, ma a tutta l'area e alla regione”. Appuntamento per sabato 25 giugno, ore 17, Palazzo Pretorio, ingresso libero, per la cerimonia di inaugurazione.