“Non mi è mai capitato di ricevere delle critiche dopo un investimento di 200.000 euro per migliorare un impianto sportivo”. Lo afferma il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella dopo le critiche da parte di alcune società di nuoto fiorentine, apparse sulla stampa cittadina per l’intervento alla piscina Costoli. “Quando abbiamo deciso, di comune accordo con la Fin toscana, di chiedere l’organizzazione della fase finale della World League di pallanuoto – ha aggiunto il vicesindaco Nardella – sono stati programmati i lavori necessari per presentare la Costoli nel migliore dei modi.
A dicembre è stato approvato e finanziato il relativo progetto esecutivo, con un finanziamento complessivo di 200.000 euro, che prevedeva una serie di interventi di manutenzione straordinaria”. In particolare si è provveduto a sostituire le zone di pavimentazione antisdrucciolo del piano vasca danneggiate dall’usura e dagli sbalzi atmosferici, così come quella di porzioni dei percorsi esterni al piano vasca; è stato completato il recupero del cemento armato della tribuna, il restyling dell’atrio d’ingresso su viale Paoli.
E’ stato revisionato l’impianto di illuminazione inserendo un sistema particolare in caso di black-out e sostituito l’elevatore per disabili che permette l’accesso alla tribuna spettatori, oltre a interventi all’interno degli spogliatoi. “I lavori – ha detto ancora il vicesindaco Nardella – sono stati programmati in funzione della data di riapertura tassativamente prevista per il 1° giugno e delle manifestazioni già calendarizzate come il campionato di rugby subacqueo del 21 e 22 maggio e il master di nuoto del prossimo fine settimana.
I lavori sono iniziati solo dopo lo smontaggio della copertura pressostatica e per creare i minori disagi possibili non è stato chiesto di anticipare la chiusura di nemmeno un giorno”. “Si tratta – ha concluso il vicesindaco Nardella – di interventi straordinari, indispensabili per garantire la sicurezza dei fruitori, atleti delle società fiorentine comprese. Quindi non comprendo i termini della polemica. Solo dialogando nelle sedi appropriate si potevano trovare le giuste soluzioni, evitando di alimentare un inutile dibattito a mezzo stampa”.