Il Ct della Nazionale azzurra, Cesare Prandelli, presente nel centro Tropos di via Orcagna per dare il via al torneo giovanile Dommo organizzato da Sales (Oratorio Salesiano), dedicato a Stefano Borgonovo e che vedrà tra le rappresentative presenti anche i giovani della Fiorentina. Il Ct è stato premiato come allenatore dell'anno, presenti Mario Sconcerti, premiato come giornalista dell'anno, Giancarlo Antognoni, il presidente della Lega B Andrea Abodi, il presidente del settore giovanile scolastico toscano Mangini, l'assessore allo Sport del Comune di Firenze, Dario Nardella. I presenti hanno dato vita ad un dibattito sul calcio giovanile e le ingerenze 'pressanti' dei genitori, che risultano essere spesso un cattivo esempio per i figli. Chantal Borgonovo, moglie di Stefano da anni si batte per la fondazione che raccoglie fondi per la ricerca sulla Sla ed era presente all'evento anche in vista della presentazione del libro del bomber gigliato che verrà presentato martedì sera in Palazzo Vecchio. "Per me è stato un anno particolare e difficile - dichiara Prandelli - abbiamo cercato di dare uno spirito ed un carattere alla squadra tutte le volte che siamo scesi in campo anche se con poco lavoro quotidiano, ma nonostante questo siamo sulla strada buona" Dibattito tra genitori e figli, cosa ne pensa Prandelli, Ct della Nazionale italiana che ha un figlio nel mondo del calcio: "Il problema non è educare i figli ma i genitori che spesso non sono abituati a vedere un figlio che torna con una sconfitta..
è un terreno interessante" "Queste sono iniziative che, se intraprese, riempiono di orgoglio le Società i giocatori e gli allenatori perché ci si rende conto di dare un messaggio positivo, la possibilità deve essere quella di far assistere a spettacoli decenti - sorride - non solo regalare un biglietto di ingresso" Francesco Totti ha superato Roberto Baggio nelle realizzazioni di sempre: "I grandi campioni hanno sempre un grande orgoglio e capacità di far ricredere il pubblico, Totti ha voluto fortemente dimostrare di poter reggere ancora fisicamente e psicologicamente.
Roberto è stato un campione in tutti i sensi, ma aspettiamo che termini la sua carriera per valutare le differenze" "Ho sorriso quando Mourinho ha fatto il nome di Ovrebo - conclude, sorridendo con la stampa - ha il diritto come tutti di esprimere le proprie opinioni e se ha fatto quello sfogo avrà avuto le sue ragioni" A. L.