Sono stati i bambini e la purezza del loro sguardo i protagonisti delle ultime riprese, che si sono svolte all’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, di “Ridere fino a volare” primo lungometraggio dei registi Adamo Antonacci e Fabio Bianchini. Trenta bambini, di età compresa tra i quattro e i quattordici anni, partiti da San Miniato, Fucecchio, Empoli, una bambina di Arezzo e una proveniente dalla lontana Brescia, tutti in pigiama e in pantofole hanno applaudito e riso alle battute dei due comici protagonisti del film Alessandro Gelli e Jerry Potenza. Per l’occasione una location d’eccezione l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, il cui personale ha messo a disposizione della troupe, con disponibilità e gentilezza, alcuni ambienti e locali. La vicenda artistica del duo Jerry e Gelli, che si mostra, durante buona parte del film, esclusivamente proiettata verso la notorietà e il successo, mostra in queste scene conclusive il suo risvolto più poetico e profondo. I due comici, dopo aver lasciato le loro rispettabili professioni, all’età di cinquant’anni, per conquistare un improbabile posto nello sfolgorante mondo dello spettacolo, una volta sperimentato il fallimento, acquistano la consapevolezza di quanto siano pura illusione la vanità e l’apparire. Per la prima volta, con i bambini, si troveranno a recitare in un posto che non è quello fatto di luci e pailettes, ma vivranno la loro comicità all’interno di una prospettiva di realtà. La realizzazione della loro carriera sarà quella di vedere la gioia e il sorriso sul volto dei bambini e tutte le delusioni e l’affanno troveranno una spiegazione nella ricerca del vero significato del far ridere. Mamme, bambini e troupe sono rimasti entusiasti dall’ambiente e dall’accoglienza del personale dell’ospedale Meyer, anche se era presente in ciascuno la coscienza e il rispetto di un luogo in cui vengono accolti bambini che attraversano un periodo particolare della loro vita. Il film è “low budget”, uscirà in dvd, a livello nazionale, per la Cecchi Gori Home Video con il patrocinio dell’amministrazione comunale di San Miniato che spera in una valorizzazione del territorio.
Dopo il montaggio e la postproduzione la proiezione nelle sale è prevista a maggio.