Firenze - La Provincia di Firenze inaugura martedì 22 febbraio nelle sale del percorso museale di Palazzo Medici Riccardi, la mostra “Un’arte per l’uomo” dedicata al genio poliedrico di Pietro Annigoni. Aperta al pubblico dal 22 febbraio al 12 aprile 2011 e allestita con la collaborazione di LiberArte Associazione Culturale e dell’Associazione Amici di Pietro Annigoni, l’esposizione è stata concepita come un percorso multiplo nell’opera dell’artista, che non sia un mero atto celebrativo, ma una ricostruzione complessiva delle sue diverse esperienze creative.
Come riporta Anita Valentini, curatrice della mostra, nella presentazione al catalogo: “Fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento Pietro Annigoni si impone sulla scena culturale italiana. Appare subito chiaro che si muove con disinvoltura dall’affresco alla tempera grassa, dal pastello all’olio, dalla medaglistica alla scultura, passa dalla misura piccola del conio e dell’incisione a quella monumentale del ciclo narrativo destinato a decorare le chiese ed i palazzi”. C’è un altro aspetto che ha spinto la Provincia di Firenze ad allestire una mostra che riuscisse a rappresentare le tante sfaccettature di Pietro Annigoni.
Nella sua opera, il maestro pone l’umanità al centro della propria osservazione, ne analizza i limiti, la solitudine, la gioia, la spiritualità, la paura, l’ira. Questo si ripete indipendentemente dal percorso rappresentativo che ha scelto. La mostra s’inserisce quindi in questa chiave di lettura, al di fuori di alcuni schemi, talvolta restrittivi, nei quali si è cercato di chiudere l’opera di uno dei più grandi artisti del Novecento. Il 2010 è stato l’anno del centenario della nascita di Pietro Annigoni, e molteplici sono state le iniziative che si sono succedute, soprattutto in Toscana.
La mostra “Un’arte per l’uomo” vuole andare oltre le celebrazioni ed offrire un’esposizione che faccia emergere tutti i diversi percorsi artistici sui quali Pietro Annigoni si è cimentato, rivolgendosi così sia agli appassionati d’arte e agli estimatori del maestro, sia a chi si avvicina per la prima volta alla sua opera. Sei dipinti, sette ritratti, quattordici paesaggi, due gouaches e due sanguigne, infine quattordici tra cartoni e studi di affreschi. Annigoni è raccontato attraverso percorsi artistici diversi ricostruiti anche nell’allestimento, ideato da Giacomo Bioli Pini e realizzato da Paolo Nocentini. La vita artistica è articolata come un viale, sul quale troviamo Corso Annigoni, con le opere più significative del Maestro, e la Piazza della Chiesa, luogo di riflessione dove “leggere” con tranquillità i vari momenti creativi e le opere, come ad esempio i cartoni preparatori degli affreschi della chiesa di San Michele Arcangelo di Ponte Buggianese.
Ed ancora la Piazzetta di Monte Cassino con i bozzetti della celebre Abbazia, la Piazzetta del Tratto con le sanguigne e gouaches, la Piazzetta dell’Uomo dove ammirare i ritratti, tra i quali “Il Beppe” non più esposto da oltre trent’anni, la Piazzetta del Verismo e della Metafisica, ed infine lo Slargo Palladio con “C’era una volta Palladio” e “La forza paralizzata”.La stessa redazione del catalogo, la cui introduzione è stata curata dal Prof. Antonio Paolucci, è stata concepita con questi criteri. Completeranno la mostra due video dal titolo In Piazza della Chiesa: una proiezione degli affreschi conclusivi di Ponte Buggianese e una performance che, rifacendosi ad una lettura delle opere esposte, le riproduce con effetti di movimento e danza.
Le foto contenute nel video sono a cura di Simone Guidotti, mentre la performance è stata diretta da Stefano Sgambati con l’interpretazione di Michela di Martino, Eleonora Gusmano, Paolo Mazzini.