Una canoa si è ribaltata nel fiume, a Firenze e un vogatore risulta ancora disperso. E' successo intorno alle 18 di ieri. E' successo tutto in un attimo, forse un po' più di corrente e la barca si è rovesciata, portando con se un cittadino americano. Si tratta di professore di 45 anni, che vogava su una canoa insieme a un amico, a sua volta finito in acqua, ma riuscito a raggiungere la riva. Le ricerche dell'uomo sono riprese questa mattina, dopo essere state sospese ieri notte.
A nemmeno una settimana dal tragico incidente nel quale il 26enne Omero Canal ha perso la vita dopo essersi gettato in Arno, il fiume conta una nuova persona dispersa, sebbene in circostanze del tutto diverse. “Purtroppo le cronache odierne ci raccontano di un nuovo annegamento in Arno. Stavolta a finire nelle acque del fiume, e in breve ad annegare, è stato un professore americano che pagaiava con un amico vicino al ponte di Varlungo. Torno quindi a chiedere con forza che il consiglio comunale ripensi alla mia mozione per dotare di ciambelle di salvataggio le sponde del fiume”.
Questa la dichiarazione del consigliere del PdL Alberto Locchi. “La mia proposta, accolta dalla quarta commissione e poi bocciata dalla maggioranza in consiglio comunale – ha aggiunto Locchi – non è certo risolutiva dei rischi per chi frequenta le acque dell’Arno. Tuttavia, è anche l’unico supporto che metterebbe in grado chi si trovasse ad assistere a una sciagura come quella di ieri di poter intervenire e, certo in qualche caso, salvare vite umane”. “Chiederò quindi, dopo questa ennesima sciagura, al consiglio comunale di riprendere in esame la mia mozione perché anche Firenze, come tutte le principali città del mondo attraversate da un fiume, si doti di strumenti di salvataggio da sistemare sulle sponde” ha concluso l’esponente del centrodestra.