Lunedì 31 gennaio l'Unione Spontanea dei cittadini delle Cascine del Riccio, a Firenze, manifesta contro il taglio della linea 36 disposto dall'Ataf, "una decisione iniqua - sottolineano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - e ingiusta in una frazione già penalizzata da ingenti infrastrutturazioni, cantierizzazioni e problemi di mobilità". E' stata chiesta la revoca di questa decisione "con l’invito esplicito rivolto alla Provincia di Firenze e ad Ataf di onorare quanto a suo tempo disposto".
Rifondazione Comunista esprime il "pieno sostegno alle richieste dei cittadini e invita la stessa Amministrazione Provinciale a non produrre danni sociali ai cittadini, anziani, lavoratori e studenti". Sulla vicenda i consiglieri di Rifondazione hanno presentato una domanda d'attualità. Eccone il testo: "Lunedì 31 gennaio l'Unione Spontanea dei cittadini delle Cascine dei Riccio manifesterà contro il taglio della linea 36 disposto dall'Ataf : dal 5 febbraio la linea 36 non passerà più dalla loro frazione ma si fermerà solo a San Felice a Ema.
Una decisione iniqua, ingiusta che tradisce quanto a suo tempo aveva disposto la Provincia di Firenze portando il servizio pubblico in una frazione massacrata da pesanti infrastrutturazioni ( dai lavori della III° corsia, agli infiniti passaggi di camion di terra, alla costruzione del by pass del Galluzzo) a infiniti problemi proprio legati alla mobilità e al collegamento viario. Lungo è l’elenco dei disagi e delle criticità che i cittadini delle Cascine del Riccio evidenziano, proprio sul versante dell’inquinamento acustico (trivellazioni, perforazioni) a quello atmosferico fini ad arrivare a ferite ancora presenti sulle loro strade (buche, avvallamenti, continue cantierizzazioni ecc.).
Dunque si sentono traditi non solo politicamente ma anche dal punto di vista amministrativo e gestionale, da qui la protesta e soprattutto la richiesta di onorare una cambiale a suo tempo spesa proprio dalla Provincia di Firenze con un pezzo di territorio e di comunità che ha dato molto per gli altri. Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel ribadire il proprio sostegno alle richieste avanzate dai cittadini della Frazione Cascine del Riccio contrari allo smantellamento della linea 36 dalla loro frazione e nel richiedere un ripensamento delle decisioni assunte da ATAF e dall’Amministrazione Provinciale invitando quest’ultima a non rimangiarsi quanto pubblicamente già disposto tempo a dietro in materia di qualificazione del tpl in una zona fortemente penalizzata dal punto di vista della mobilità chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire e chiarire i motivi che hanno portato ATAF e la Provincia di Firenze a smantellare la linea 36 dalle Cascine del Riccio, se è stata valutata attentamente la ricaduta di tale decisione proprio in termini sociali (anziani, lavoratori, studenti ecc.), se l’Amministrazione Provinciale intende raccogliere l’appello dell'Unione Spontanea dei cittadini delle Cascine dei Riccio revocando la soppressione della fermata così comunicata a partire dal 5 febbraio".
"CASCINE DEL RICCIO, TRAGITTO ATAF DA RIVEDERE" Il consigliere della Lega Nord Marco Cordone chiede l'interessamento della Provincia Dopo la soppressione di una parte del tragitto della linea 36 dell’Ataf, è sufficiente il prolungamento della linea 46 alle Cascine del Riccio per soddisfare l'utenza? Lo domanda il consigliere provinciale della Lega Nord Marco Cordone in una richiesta d'attualità alla Provincia di Firenze. Il taglio del 10% al trasporto pubblico locale in Toscana sta creando situazioni di grande disagio per gli utenti mentre 18 regioni su 21 non tagliano neanche un euro al Tpl (Trasporto Pubblico Locale), secondo Cordone.
Alla luce dei suddetti tagli, "Ataf e Li-nea stanno rivedendo il percorso di svariate linee tra cui la 36 che, dal 5 febbraio, invece di arrivare fino alle Cascine del Riccio sarà limitata a SanFelice a Ema, penalizzando così anziani, studenti e lavoratori dei centri abitati delle Gore, del Mulino Nuovo e delle Cascine del Riccio". La suddetta linea 36 arriva fino alle Cascine del Riccio da circa due anni, svolgendo un servizio di grande utilità anche sociale. Cordone chiede di sapere cosa possa fare la Provincia, nell’ambito di una verifica e razionalizzazione del Tpl per ripristinare il passaggio della linea 36 dalle Cascine del Riccio, "qualora il servizio sostitutivo realizzato con l’allungamento del 46 fino alle Cascine del Riccio e l’introduzione dei personal bus a chiamata non siano sufficienti ad offrire un servizio adeguato agli utenti di quelle zone".