Il carcere di Pistoia infestato dai topi

Secondo il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria "sembra non interessare che la presenza dei roditori comporta dei seri rischi igienico-sanitari". E così i poliziotti sono costretto ad una vera e propria 'caccia al topo'.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2010 14:23
Il carcere di Pistoia infestato dai topi

"Nonostante le segnalazioni - fa sapere il S.A.P.Pe. (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), maggiormente rappresentativo a livello nazionale, regionale e nella provincia di Pistoia -, volte a denunciare la presenza di topi nella Casa Circondariale "Santa Caterina" di Pistoia, nessuna iniziativa, tesa a scongiurare i pericoli igienico-sanitari per il personale di polizia penitenziaria e quello civile, nonché per la popolazione detenuta, è stata intrapresa dalla Direzione pistoiese".

"Sembra non interessare che la presenza dei roditori comporta dei seri rischi igienico-sanitari - continua Pasquale Salemme, segretario nazionale S.A.P.Pe. -: il topo è vettore di malattie ed infezioni, da virus (rabbia, afta, eccetera) o da batteri (salmonellosi, colera eccetera), che risultano essere pericolose per l'uomo. Inoltre non è da escludere il pericolo di attacco all'uomo". "E’ paradossale affermare che il personale di Pistoia deve svolgere una vera e propria 'caccia al topo'.

Tale situazione sta ingenerando una situazione di disagio, paura e ribrezzo nelle persone e rappresenta una concreta situazione di degrado ambientale. Considerata la persistente inerzia dell’Amministrazione Penitenziaria è necessario l’intervento dell’Asl territorialmente competente, affinché si scongiurino conseguenze ben più gravi" termina la nota del sindacato.

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