"Diseducativa e crudele la Festa del Grillo, che il Comune di Firenze vuole ripristinare. Per difendere le tradizioni ci sono tanti modi, e il migliore non è certo quello di insegnare ai bambini a torturare e uccidere gli animali. Siamo allibiti dal comunicato del presidente del Consiglio comunale Giani, che afferma di voler ripristinare a Firenze la Festa del Grillo, con l'utilizzo di animaletti vivi, destinati a morire nelle gabbie tra sofferenze atroci" affermano Tommaso Grassi e Mauro Romanelli, consiglieri Comunale e Regionale dei Verdi. "Sarebbe davvero una scelta medioevale, che speriamo sia smentita dal sindaco di Firenze e dalla Giunta, quella di ritornare a questa usanza crudele e diseducativa, che trasmette ai bambini l'idea orribile che ci si possa divertire facendo soffrire inutilmente altri esseri viventi". "Abbiamo altri problemi un po' più seri a cui pensare, che ritornare su scelte di buon senso fatte ormai nello scorso millennio: pensiamo invece ai quartieri dormitorio che hanno perso la loro identità, alla politica culturale che latita, al dominio dei centri commerciali e delle multisale, invece che riverniciare di tradizione e di festa quella che è solo crudeltà e arretratezza". "Si preoccupi piuttosto il Comune di modificare il regolamento sui cavalli da carrozza, come da impegno preso in risposta ad una nostra interrogazione, e di abolire l'esposizione di animali nei mercati, questione anch'essa da tempo richiesta da tutto l'associazionismo che si occupa di questo tema" concludono Grassi e Romanelli.
Grassi e Romanelli contrari alla riedizione della Festa del Grillo a Firenze
"Diseducativa e crudele la Festa del grillo, che il Comune di Firenze vuole ripristinare. Per difendere le tradizioni ci sono tanti modi, e il migliore non è certo quello di insegnare ai bambini a torturare e uccidere gli animali".