Di interventi per liti, anche violente, le volanti ne fanno a decine. Spesso, la sola presenza della Polizia riporta la calma, altre volte, invece, la determinazione di chi arbitrariamente vuole “aver ragione” anche con l’uso della forza non si scalfisce neanche di fronte gli agenti, che – spesso – subiscono oltre alle violenze verbali, quelle fisiche. E’ accaduto ieri sera, e due operatori hanno subito, ciascuno, lesioni guaribili in 5 giorni. Questi i fatti. Intervenuti in un negozio di alimentari in Via dei Giunchi, dopo aver riportato la calma tra due cittadini cinesi che avevano litigato violentemente per una asserita mancata restituzione di 4000 euro, gli agenti cercavano di identificare la moglie di uno di questi, anch’ella cinese, che poco prima aveva danneggiato alcune calcolatrici all’interno del negozio.
Poiché priva di documenti, la cinese veniva condotta al Gabinetto di Polizia Scientifica per l’identificazione, ma fin dai primi momenti la semplice procedura deve essere sembrata agli operatori un’impresa. Infatti la signora fin dal tragitto in auto si scatenava furiosamente contro gli interni della macchina battendo mani e piedi, sputando e pronunciando incomprensibili improperie. Giunti sul posto, aggrediva i due poliziotti con schiaffi, pugni e graffi, autolesionandosi a sua volta. Nonostante l’intervento anche di un’altra volante, occorrevano circa due ore per fotosegnalarla, e, appena ricondotta alla ragione, la stessa veniva denunciata per vari reati, tra cui danneggiamento aggravato, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.