Chiude la Tinnova, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze e Prato. "Una decisione scellerata - dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - con la quale viene cancellata una esperienza significativa nella Provincia di Firenze e cancellati 31 posti di lavoro". Dunque con una delibera del 12 ottobre scorso, la Camera di Commercio di Firenze e Prato ha deciso all’unanimità di procedere allo scioglimento dell’azienda speciale Tinnova, che dal 2001 si occupa di processi di trasferimento tecnologico e innovazione rivolta alle imprese e agli enti.
Le motivazioni apportate dalla Giunta camerale di Firenze sono "discutibili, deboli e pretestuose poiché da anni Tinnova risponde alle esigenze di competitività del territorio provinciale fiorentino". La stessa Rappresentanza sindacale unitaria sottolinea che "sono oltre mille i soggetti – fra imprese e enti – che ogni anno si rivolgono all’azienda speciale della Camera di Commercio per le attività di trasferimento tecnologico, certificazione, taratura e servizi Ict”. La decisone dei vertici della Camera di Commercio, di azzerare Tinnova, "è giunta inaspettata e preoccupa i 31 lavoratori che da anni qualificano attività e servizi".
La stessa Rsu e i sindacati provinciali hanno invitato più volte il Presidente Vasco Galgani ad aprire una tavolo di confronto, "cosa che non è mai avvenuta". Alla "discutibile gestione e al basso profilo tenuto dall’azienda sul piano delle relazioni sindacali va ricordato che da circa tre anni Tinnova ha visto un susseguirsi di nomine e mandati che hanno scardinato l'operatività aziendale, incidendo sul suo equilibrio economico", nonostante che i servizi effettuati siano "rilevanti e strategici per l’insieme del tessuto produttivo della Provincia di Firenze".
Andrea Calò e Lorenzo Verdi chiedono alla Giunta provinciale di riferire "i motivi per i quali il Presidente della Camera di Commercio di Firenze ha sempre negato confronti e negoziati con le organizzazioni sindacali in materie strettamente legate alla contrattazione" e di spiegare "cosa intende fare l’Amministrazione Provinciale per quanto di sua competenza per salvaguardare una importante attività produttiva e tutelare lavoro, occupazione, salari e redditi di quei 31 lavoratori la cui attività viene messa duramente a rischio da una inaccettabile politica dei tagli messa in essere dalla camera di commercio di Firenze".
Infine "chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze unitamente alle altre Amministrazioni Locali (Regione Toscana, Comune di Firenze) intende attivare un tavolo istituzionale per scongiurare la dismissione di Tinnova e la perdita di tutti i posti di lavoro".