Erano circa le 10,00 di ieri mattina quando un ignaro fiorentino 33enne a bordo della propria auto con moglie e figli su Viale Nenni non avrebbe mai immaginato che di lì a poco avrebbe vissuto una brutta “avventura”. Infatti l’automobilista vistosi sorpassato pericolosamente da un’utilitaria azionava il clacson della propria vettura per richiamare l’attenzione del conducente della piccola auto che lo stava sorpassando, ma questa azione, apparentemente banale, scatenava una reazione dell’altro a dir poco esagerata.
Infatti, il conducente dell’utilitaria dopo aver completato la manovra di sorpasso si metteva di traverso alla carreggiata bloccando di fatto la marcia dell’auto con a bordo la famiglia; non contento scendeva dall’auto e dopo aver prelevato un grosso coltello da cucina con lama di 11,00 cm lo agitava minacciosamente all’indirizzo del 33 enne fiorentino,che terrorizzato anche per la presenza dei suoi figli scappava contattando immediatamente il 113. Due equipaggi della Squadra Volanti rintracciavano immediatamente l’aggressore e dalla perquisizione sull’auto volta a rintracciare il coltello usato per la minaccia saltavano fuori, oltre il coltello appena utilizzato, altri 2 coltelli da cucina nascosti sotto il tappetino poggiapiedi e sotto il sedile posteriore.
Gli accertamenti approfonditi degli operatori permettevano, inoltre, di scovare all’interno delle vettura anche 80 cartucce da fucile uso caccia e 46 piombini per carabina detenuti senza nessuna autorizzazione. Inevitabile per questo automobilista fiorentino di 60 anni anche la perquisizione nella propria abitazione. Qui gli agenti trovavano un vero e proprio “laboratorio” clandestino destinato alla preparazione di munizioni con considerevole quantità di bossoli da cartuccia, pallini di piombo, inneschi separati dal bossolo e petardi di libera vendita molto presumibilmente utilizzati dall’”improvvisato armaiolo” per riempire le cartucce da caccia. Per lui è scattata la denuncia per minacce aggravate, violenza privata, detenzione abusiva di munizioni e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.