Indifferenza chiama indifferenza. Così Socota, la cooperativa di tassisti fiorentina con il più alto numero di associati, commenta la vicenda del pedone travolto lo scorsa domenica in via dei Della Robbia. L’incidente ai danni dell’anziano 93enne Luigi Laudisa, deceduto sul colpo, è stato ravvisato in prima battuta da un tassista che ha notato il corpo riverso per terra ed ha dato l’allarme. Purtroppo era ormai troppo tardi. In seguito alla vicenda il sindaco Matteo Renzi ha puntualmente provveduto a ringraziare forze dell’ordine e mezzi di soccorso per il tempestivo intervento sul luogo.
Nessun riferimento al collega fermatosi per primo. “E’ proprio di fronte all’indifferenza che decade la motivazione del cittadino nell’avere un atteggiamento propositivo e collaborativo nei confronti delle istituzioni – commenta Massimo Materassi presidente di Socota -. Senza nulla togliere alle forze dell’ordine, che svolgono il loro lavoro in maniera eccellente, ci preme ricordare che – in un clima in cui l’omissione di soccorso imperversa regolarmente - tali forze dell’ordine sono state in prima battuta avvisate da un cittadino, un cittadino di professione tassista.
Non pretendiamo riconoscimenti e onorificenze, ma almeno un cenno di ringraziamento sarebbe stato gradito, oltretutto se rivolto ad una persona appartenente a quella categoria più volte ed ingiustificatamente al centro di polemiche di varia natura”. Varie sono state in passato le testimonianze di civiltà, come quando il tassista Massimiliano Vitale riportò ad un cliente di un hotel 9.000 euro dimenticate in macchina. L’allora sindaco Leonardo Domenici rese merito alla questione facendo pervenire i suoi ringraziamenti al tassista.
In riferimento alla vicenda si pronuncia anche Alessandro Cioncolini, rappresentante sindacale in Socota: “In un contesto in cui il senso civico sta scomparendo, sarebbe premiante per le stesse amministrazioni pubbliche dare quei piccoli segnali di ringraziamento alle persone che tutti i giorni, per strada, svolgono il proprio lavoro confrontandosi con una realtà cruda, talvolta subendo anche minacce ed aggressioni. Quella categoria troppo spesso sotto schiaffo di amministrazioni ed opinione pubblica.
Prima cittadini, poi tassisti”.