Facendo alcuni conti significa, più o meno, 956 interventi al giorno, 39 ogni ora. Nella maggior parte dei casi (quasi il 70 per cento) sono le donne oggetto del cosiddetto 'ritocchino', ma anche gli uomini, soprattutto al nord, mostrano un'attenzione crescente per il loro aspetto fisico. E la rinoplastica estetica risulta essere fra gli interventi di chirurgia estetica più ricorrenti (assieme all'aumento di volume del seno). Non solo 'specchio della vanità' Tuttavia, proprio sul fronte degli interventi di rinoplastica e mentoplastica - tra i più richiesti - è necessario sfatare alcuni luoghi comuni.
Partiamo da un concetto molto semplice, ma il più delle volte messo in disparte: un brutto naso è, innanzitutto, un naso che respira male. E i disturbi respiratori possono essere causa di:
- Mal di testa
- Respirazione pesante o rumorosa
- Abbondante secrezione di muco
- Difficoltà a compensare sott'acqua o in aereo
- Ipertensione
- Ripetute infiammazioni a carico di uno o entrambe le orecchie
Per di più, con l'aiuto di computer ed appositi programmi, potrà essere ricostruita graficamente un'immagine capace di dare un'idea abbastanza concreta del risultato post operatorio. Quando sottoporsi ad un intervento chirurgico al naso? Ad inizio 2010, un disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri, ha previsto il divieto per le minorenni di rifarsi il seno (fatte salve alcune importanti eccezioni). La misura si è resa necessaria per lo spopolare di interventi fra ragazzine influenzate dai personaggi dello spettacolo. Per quanto riguarda gli interventi di rinoplastica due dei più frequenti consigli che gli specialisti offrono ai loro pazienti sono:
- Non deve operarsi chi non ha le idee chiare
- Non deve operarsi chi lo fa per piacere agli altri
E' quindi necessario essere convinti al cento per cento prima di sottoporci ad un intervento di questo tipo. Senza scordare che fra le cause ostative di un intervento al naso possono esserci anche problemi di salute preesistenti nel paziente, uno stile di vita non corretto, o la necessità di assumere farmaci che possono interferire con il percorso operatorio.