A fine agosto il ‘fulcro’ delle attività del WWF per il recupero e la tutela degli animali a rischio, il Centro Crase di Semproniano (Grosseto), è stato oggetto di un attentato sul quale sono in corso indagini, motivo per cui la notizia è stata resa pubblica solo oggi. Ignoti sono riusciti a superare la ‘barriera difensiva’ delle strutture, hanno distrutto 4 recinzioni facendo fuggire 16 scimmie rare che, spaventate, hanno riportato ferite. Immediatamente sono scattate le operazioni secondo il protocollo di emergenza e le azioni di recupero degli animali da parte dei veterinari del Centro in collaborazione con le autorità locali. E’ molto probabile, secondo il WWF, che si tratti di un’azione premeditata e mirata come è già accaduto in passato, a ‘colpire’ il lavoro del WWF nel Centro di Semproniano.
Il Centro svolge da oltre 20 anni, a sostegno dei Ministeri e delle Autorità competenti, un’intensa attività di recupero di animali sottratti a contrabbandieri e privati che violano la legge tenendo in casa o nelle ville specie rare come tigri, scimmie, pappagalli, animali che per questo rischiano l’estinzione nei loro habitat originari, e che in alcuni casi sono una grave minaccia per l’incolumità dei cittadini. Il Centro è il più grande di questo tipo in Italia ed è solo una delle azioni di contrasto svolte dall’Ufficio Traffic del WWF, a cui si aggiungono le numerose indagini promosse e condotte insieme alle autorità per smantellare il mercato illegale di animali, come fatturato terzo solo a quello delle armi e della droga La gestione dei Centri di Recupero WWF-Italia richiede forte impegno economico ed organizzativo.
Per i centri dedicati alla fauna italiana l’obiettivo del recupero è quello di reinserire gli animali al più presto nel loro ambiente naturale. Per quanto riguarda i centri dedicati alle specie esotiche, quale quello di Semproniano, il ritorno in natura è generalmente impossibile, e l’obiettivo è quello di garantire agli animali una vita in cattività che garantisca il benessere psico-fisico degli stessi. Grazie alla professionalità e dedizione dei medici e del personale (disponibile 24 ore su 24) e al lavoro dei volontari, in dieci anni solo nel Centro Recupero di Semproniano sono stati curati più di 10.000 animali selvatici maltrattati, feriti, denutriti, spesso in fin di vita.
In particolare questo Centro è specializzato in fauna esotica ed accoglie animali sequestrati dalle forze di polizia perché commerciati o detenuti illegalmente, come pappagalli, orsetti lavatori, scimmie, iguane ma anche grandi felini come leoni e tigri. Oggi sono circa 500 gli animali ricoverati. La foto, a pure titolo esemplificativo, è tratta dall'album di Luciano.Silva su Flickr.