“Il dissequestro del Forte Belvedere ci riempie di soddisfazione: in tutti questi mesi la priorità dell’amministrazione è stata quella della sicurezza e continueremo a impegnarci su questo, affinché eventi tragici come la morte di due giovani, Luca Raso e Veronica Locatelli, non si debbano più ripetere. Tra pochi mesi, dopo che saranno ultimati i lavori di recupero, potremo poi cominciare a riempire di contenuti la struttura e farne il fulcro della nuova politica culturale della città”.
Lo afferma l’assessore alla cultura Giuliano da Empoli, dopo la notizia, diffusa ieri, che il tribunale ha deciso di togliere i sigilli della struttura dopo due anni. “L’amministrazione - spiega da Empoli - ha predisposto un Piano generale di sicurezza, complessivo e definitivo, così come richiesto dalla procura della Repubblica di Firenze. Già in ottobre dovrebbero essere ultimati i lavori di messa in sicurezza della Palazzina e delle due terrazze adiacenti e nei primi mesi del prossimo anno anche le altre fasi del cantiere dovrebbero essere concluse.
In questo modo sarà possibile che tutti possano fruire, in piena sicurezza e senza alcun rischio, del Forte già dalla prossima estate”. “La nuova sfida, adesso - sottolinea da Empoli - sarà lanciare un vero progetto culturale per il Forte, che tra l’altro è uno dei 'Cento luoghi' proposti dal sindaco Matteo Renzi che ci impegniamo a consegnare trasformati alla fine della legislatura. Ma senza eccessiva premura. Sarebbe inutile affrettarci troppo per riempirlo di mostre o iniziative sporadiche, destinate a non lasciare troppi segni: non vogliamo limitarci a eventi spot o a subappalti ad altre organizzazioni.
Il nostro intento è invece quello di metterci al lavoro fin da subito perché vogliamo che il monumento divento il simbolo della nuova stagione fiorentina incarnata dalla nuova amministrazione, vero catalizzatore di arte, spettacolo, cultura”. “La notizia del dissequestro della struttura del Forte Belvedere da parte della Procura della Repubblica di Firenze rappresenta senza dubbio un segnale importante che consentirà ai fiorentini di usufruire di nuovo di uno spazio unico, inserito in un contesto storico e culturale unico -intervengono i consiglieri PdL Stefano Alessandri, Marco Stella, Emanuele Roselli, Francesco Torselli e Jacopo Cellai- Tuttavia, questa decisione, non può che essere accolta anche con un po’ di amarezza.
In quel luogo infatti, a distanza di poco tempo, hanno perso la vita in modo assurdo due splendidi ragazzi, Luca Raso e Veronica Locatelli. Le famiglie delle vittime attendono ancora giustizia ed il miglior modo per rispettare il loro dolore è senza dubbio quello di mettere in atto scrupolosamente tutte le misure di sicurezza atte ad impedire nuovi sciagurati incidenti. All’Amministrazione comunale andrà l’onere di verificare puntigliosamente i limiti della struttura e le modalità di utilizzo per ogni evento di tipo culturale.
Consentire infatti l’organizzazione di eventi di massa e sfruttare il luogo per manifestazioni di pubblico spettacolo, badando più ai profitti che all’incolumità degli avventori, farebbe morire quei due giovani un’altra volta. Ben venga quindi la riapertura della struttura, ma con una rigorosa attenzione alle misure di sicurezza. Intitolare uno spazio esterno della struttura alle due vittime, sarebbe doveroso, e rappresenterebbe un segnale da parte dell’Amministrazione comunale troppo spesso latitante.
Aspettando che la giustizia finisca il suo corso”.