“Dopo la manovra economica del governo dello scorso luglio per i bilanci degli enti locali niente sarà più come prima”. Questo il commento di Claudio Martini, ex presidente della Regione Toscana e attuale responsabile nazionale del Pd per le politiche sul territorio, intervenuto ieri, sabato 21 agosto alla Festa provinciale del Pd senese. L’iniziativa, dedicata ai tagli del Governo, ha visto la partecipazione anche del presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, del sindaco di Siena, Maurizio Cenni e di Elisa Meloni, segretario provinciale del Pd.
“Una manovra per il nostro Paese – ha aggiunto Martini – serviva. Noi abbiamo sempre contestato il governo quando affermava che tutto andava bene. Il problema è la qualità della manovra messa in atto, che per il 60 per cento, viene pagata da regioni, comuni e province. Il centrodestra sta facendo passare da mesi il messaggio che il problema sia rappresentato dagli enti locali, quando in realtà, l’obiettivo è ridurre il perimetro di controllo del pubblico su alcuni servizi essenziali.
Ci aspetta un passaggio cruciale nel prossimo autunno, e da inizio 2011 dovremo compiere scelte dolorose, andando a decidere quali misure continuare a portare avanti e quale no per questioni essenziali nella vita dei cittadini: dalle strade, agli asili fino ai contributi per l’economia. Credo che si debba riprendere un dialogo e ritrovare una sintonia fra cittadini, amministratori e rappresentanti di categoria, perché non può passare una manovra così iniqua. Come Pd, a partire da settembre, dobbiamo riprendere il filo del dialogo sui temi concreti che interessano i cittadini.
Non dobbiamo sperare nelle disgrazie altrui, ma lanciare una nostra piattaforma sulla base di alcune questioni fondamentali: lavoro, ripresa etica e morale, formazione e ricerca”. “Sono molto preoccupato – ha detto Bezzini - rispetto al tasso di disinformazione, sottovalutazione e non consapevolezza degli effetti della manovra su cittadini e territori. Quando imposteremo i bilanci del 2011 ci troveremo a fare scelte, in negativo, senza precedenti. Il taglio di 8 milioni di euro per l’amministrazione provinciale e di 350 milioni per la Regione avrà ricadute concrete sui servizi all’infanzia, agli anziani, alle strade, allo sviluppo economico.
Siamo di fronte ad uno dei governo più centralisti dal fascismo ad oggi, il cui federalismo di cui tanto parla, è, nella migliore delle ipotesi, solo un modo per mettere ulteriori tasse. Si dice che la manovra colpisca sprechi e costi della politica, ma non è vero. Almeno in Toscana i bilanci sono in ordine e, per la Provincia di Siena, anche cercando di massimizzare l’efficienza, potremo recuperare al massimo 300-400mila euro, a fronte degli 8 milioni di tagli. Serve una grande mobilitazione per far capire a cittadini, lavoratori e associazioni di categoria gli effetti di questa manovra.
Dovremo gestire - conclude Bezzini – una fase dolorosa, nella quale dovremo avere la capacità e la forza di compiere scelte coraggiose e innovative”. “I numeri – ha detto Cenni – più di tante parole descrivono la manovra economica del governo, che è destinata a far decrescere la qualità dei servizi. Il bilancio del Comune di Siena è sano, ma subirà un taglio di 5 milioni di euro nel 2011 e di 6,5 milioni di euro nel 2012. Tutto il ‘tagliabile’ è stato tagliato, ciò significa che, da questo momento, ogni euro in meno dal bilancio si ripercuoterà su servizi essenziali per i cittadini.
Si apre una fase difficile nel quale dovremo fare, insieme, scelte dolorose”. “Il Pd senese – ha detto Meloni – è pronto a mobilitarsi per far conoscere gli effetti di questa manovra ai cittadini e per contrastare questo attacco del governo ai territori. Sarà questa la nostra priorità nei prossimi mesi”.