Cambiano le modalità di erogazione dei contributi economici del Comune ai cittadini in condizione di disagio economico e sociale. L’amministrazione ha deciso di sostituire le somme di denaro con i voucher sociali, ovvero “buoni spesa” in formato cartaceo, spendibili presso una rete di esercizi commerciali convenzionati che per ora in città sono circa 500, fra negozi di vicinato e supermercati. I beneficiari saranno le famiglie e le singole persone assistite dai SIAST (Servizio Integrato di Assistenza Sociale Territoriale), che nel 2009 sono stati complessivamente 2.855 per una spesa a carico del Comune di oltre 2 milioni e mezzo di euro.
Il nuovo servizio verrà affidato in via sperimentale fino al 31 dicembre 2010 e sarà attivato entro e non oltre il primo ottobre prossimo. L’ammontare complessivo dell’emissione di voucher sarà di 500mila euro per il periodo di prima sperimentazione. Inoltre, il Comune ha concordato con Ataf l’acquisto a prezzi agevolati di biglietti a prezzi agevolati per un totale di 10mila euro, che saranno distribuiti gratuitamente sempre dai SIAST, dal “Servizio famiglia e accoglienza per gli utenti marginali” e dalle Reti di solidarietà dei quartieri. “Non ci sembrava etico che i soldi pubblici, dati giustamente dal Comune alle persone bisognose, potessero finire spesi al gioco, in alcolici o altro: mi sono trovata a verificare personalmente che questo purtroppo accade – spiega l’assessore alle Politiche sociosanitarie Stefania Saccardi –.
Quindi abbiamo cercato un sistema che rispondesse ai bisogni dei cittadini, senza consentire però a nessuno di fare ‘il furbo’. Oltretutto, questa soluzione ci consentirà di monitorare la spesa e poi di calibrare le nostre politiche sociali in modo più mirato”. I voucher, in forma di buoni cartacei, saranno distribuiti in tagli differenziati da dieci e venti euro, con modalità tali da impedirne la falsificazione, e saranno spendibili solo per alcune categorie merceologiche: prodotti alimentari (con esclusione delle bevande alcoliche); prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa (con esclusione dei cosmetici e dei generi da maquillage); prodotti igienici ed alimenti per bambini e neonati; abbigliamento e scarpe per neonati e bambini fino a 14 anni; prodotti parafarmaceutici e farmaci da banco; articoli di cancelleria e cartoleria, a garanzia del diritto allo studio.
Sono esclusi anche generi come gli alimenti e prodotti per animali, i generi di lusso, le suppellettili per la casa e qualsiasi prestazione sociale di servizi. I vaucher avranno un aspetto in tutto simile ai ‘buoni pasto’ e quindi “chi li spende – spiega l’assessore Saccardi - non avrà il disagio psicologico di essere riconosciuto come persona in situazione di disagio sociale”. Per quanto riguarda l’affidamento del servizio, dalle ricerche svolte dal Comune è emerso che sul mercato di Firenze e provincia non esisteva alcun soggetto che emettesse voucher sociali con le caratteristiche richieste dall’amministrazione, spendibili in una rete di strutture commerciali sufficientemente estesa e differenziata.
E’ stato quindi necessario attivare una procedura ad evidenza pubblica per il reperimento di un soggetto privato che, pur non disponendo di una rete già operativa di esercizi commerciali convenzionati, fosse comunque disposto a crearla. Aggiudicatario provvisorio della gara (sono tuttora in corso i controlli di rito connessi all’affidamento) è l’impresa RistoChef Spa, che attraverso il marchio ALLRight Divisione Welfare collabora da anni con gli enti locali. Punto di forza del servizio offerto da questa impresa, tra l’altro senza oneri a carico del bilancio comunale, la composizione e la dislocazione della rete degli esercizi commerciali, al momento circa 500, che comprende supermercati della grande distribuzione organizzata, supermercati della media distribuzione, supermercati discount, negozi alimentari di vicinato, panetterie, fruttivendoli, negozi specializzati in prodotti igienici ed alimenti per neonati e bambini, esercizi specializzati in abbigliamento e calzature per neonati e bambini, negozi adibiti alla vendita di prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa, farmacie, parafarmacie, cartolibrerie.
Appartengono già alla rete numerosi marchi di catene di esercizi convenzionati presenti nel Comune di Firenze come Standa, Conad, Sidis, ilCentro Supermercati, Billa, Despar, Easymarket, Margherita, solo per citarne alcuni. RistoChef si impegna fra l’altro ad ampliare illimitatamente la propria rete, poiché qualunque richiesta di ampliamento da parte dell’amministrazione comunale potrà essere soddisfatta grazie alla presenza in città di collaboratori che assicurano l’attivazione di nuovi esercizi entro 4 ore lavorative dalla richiesta.
La Rete offerta da RistoChef copre in maniera uniforme tutto il territorio comunale; RistoChef si impegna inoltre a non superare una determinata percentuale di commissione nei confronti dei singoli esercizi commerciali ed offre altresì una sperimentazione gratuita del servizio CSN Voucher, mediante l’utilizzo della Carta Nazionale dei Servizi emessa dalla Regione Toscana utilizzandola anche come Carta Acquisti (Voucher Sociale Elettronico). Quanto al sistema di controllo e di reportistica risulta preziosa la possibilità di verifica che offre RistoChef sulla tipologia delle merci acquistate. Per comunicare l’iniziativa il Comune realizzerà una campagna informativa per spiegare agli utenti sia il funzionamento del servizio che l’ubicazione degli esercizi commerciali convenzionati.
Il Comune inoltre, in relazione all’andamento della sperimentazione, si riserva la facoltà di rinnovare l’affidamento del servizio per il 2011 prevedendo l’emissione di ulteriori tranche di voucher. Non mancherà un’attività di controllo sul legittimo utilizzo dei voucher sociali da parte dei beneficiari ed un’attività di reporting che consenta all’amministrazione comunale un puntuale controllo circa l’adeguata finalizzazione del contributo e la formulazione di qualunque indagine statistica atta a verificare l’esito della sperimentazione.
Anche per quanto riguarda la nuova iniziativa per i biglietti Ataf, realizzata dall’assessorato alle Politiche sociosanitarie in collaborazione con l’assessorato alla Mobilità, al termine della distribuzione della prima tranche (pari al 50%) sarà realizzato un monitoraggio sull’andamento del servizio e sulla tipologia di bisogni segnalati dagli utenti. (ag)