All’interno di Infortezza anche i grandi concerti di Live On Festival. Dopo Jethro Tull e Bandabardò, la serata di sabato 17 luglio segna il graditissimo ritorno dei Calibro 35, super-gruppo milanese - date un’occhiata alla line-up... - devoto al cinema “poliziottesco” anni ’70. Uno spettacolo particolare che intreccia musica e immagini. I Calibro 35 proporranno infatti la sonorizzazione dal vivo di una pellicola cult come “Milano odia: la polizia non può sparare”.
Sul grande schermo gli inseguimenti con le Alfa, le battute acide di Tomas Milian e gli zoom esasperati di Umberto Lenzi, mentre sul palco Enrico Gabrielli e soci ripercorreranno la colonna sonora composta da un quanto mai ispirato Ennio Morricone. Dopo aver riportato alla luce in studio di registrazione e dal vivo le migliori colonne sonore di quegli anni, il gruppo vuole ora rendere omaggio integralmente alle immagini di un film che concentra in sé tutto il meglio del poliziesco italiano. Durante lo spettacolo il film sarà proiettato per intero mentre nell’impianto audio i dialoghi originali si alterneranno alla musica eseguita dal vivo dai musicisti.
Un’occasione unica per rivivere un’epoca apparentemente lontana ma in realtà così vicina a quella attuale. CALIBRO 35/MILANO ODIA Tra tutti i film polizieschi italiani “Milano odia: la polizia non può sparare” si è guadagnato col passare degli anni lo status di Film Manifesto. La crudezza efferata di immagini e dialoghi, la perfetta psicologia dei personaggi, il montaggio dal ritmo incalzante e la trama avvincente sono elementi perfettamente a fuoco nell’iperrealistico mosaico composto da Umberto Lenzi per una pellicola che esalta come poche altre la recitazione magistrale di Tomas Milian e Henry Silva.
Alle “rasoiate” visive di Lenzi fa da contrappunto la splendida colonna sonora composta da un Ennio Morricone in stato di grazia. L’incedere marziale del pianoforte sottolinea tutto il grigiore di una Milano violenta, scura e pericolosa mentre la dinamicità dell’arrangiamento esalta i chiaroscuri rosso sangue delle scene clou. Umberto Lenzi, Tomas Milian, Henry Silva, Ennio Morricone; quartetto di prim’ordine di un cinema dalle tinte forti come forti sono i suoni di uno dei quartetti più acclamati della scena musicale indipendente italiana, i Calibro 35. Come è nato il progetto? Galeotta fu RadioRai2 e “Tutti i colori del giallo”, programma noir di Luca Crovi durante il quale lo stesso Lenzi espresse il desiderio di sentire interpretata dalla band la colonna sonora di un suo film.
Il regista non sapeva all’epoca che una versione di “Milano Odia” era già stata registrata per essere inclusa in “Ritornano quelli di…”, il nuovo disco di Calibro 35 uscito a Febbraio su Ghost Records e acclamato dalla critica musicale e non. Non è un caso che l’immagine della copertina del disco stesso sia un’illustrazione di Giuliano Nistri (autore della locandina originale del film del 1974). Calibro35 sono: Enrico Gabrielli, fiati e organi (Afterhours, Vinicio Capossela) Massimo Martellotta, chitarre e lap steel (Stewart Copeland, Eugenio Finardi), Fabio Rondanini, batteria e percussioni (Niccolò Fabi, Collettivo Angelo Mai), Luca Cavina, basso (Beatrice Antolini, Transgender) e Tommaso Colliva, produzione (Muse, Afterhours).