"Love Arno" è questo il nome dell'iniziativa legata a Publiacqua e Società canottieri Firenze che porta 300 fiorentini lungo il fiume tra Ponte Vecchio, Ponte Santa Trinita e Ponte alla Carraia. "Dal 1966 - dichiara il presidente di Publiacqua Erasmo D'Angelis - il rapporto tra la città e il suo fiume si è rotto, ha prevalso la paura, invece è arrivato il momento di guardare alle potenzialità di questo ambiente splendido e presto anche più pulito grazie al collettore che ci permetterà di migliorare l'attuale condizione degli scarichi" Durante il viaggio inaugurale dell'evento, svolto assieme alla stampa locale, il presidente di Publiacqua ha indicato anche i prossimi intenti di sviluppo non solo dal punto di vista della qualità dell'acqua ma anche dell'utilità con un corso fluviale che possa tornare ad essere navigabile come ai tempi dei vecchi porticcioli, quando Firenze era vissuta anche attraverso le sponde del fiume. Numerosi i curiosi affacciati alle spallette ed ai ponti, interessati all'evento e a poter accedere al viaggio lungo il fiume, una cosa solita per chi visita molte città europee, un po' meno per chi ben conosce Firenze. "Un fiume da amare - continua D'Angelis - e la nostra attenzione è massima, con la realizzazione dell'emissario di riva sinistra per noi non solo si configura una sfida tecnologica ma anche culturale, in gradoi di ristabilire il rapporto profondo con il fiume visto non più come minaccia ma come risorsa, per il nostro futuro sostenibile.
Metteremo fine - e conclude - allo sversamento di un carico di liquami pari a 140.000 abitanti, consentendo all'intera area metropolitana di essere depurata al 100% nel 2015 anno in cui, lo speriamo tutti, potremo tornare persino a tuffarci nel nostro Arno, non solo a fine anno come fa sempre il nostro caro amico Eugenio Giani (il presidente del Consiglio comunale di Firenze solito a partecipare a questa seguita iniziativa, ndr) e viverlo anche a bordo di un battello come accadeva ai primi del '900" Il tragitto è semplice ed affascinante anche per chi non abbia mai remato o non si intenda di barche, un fiume qualsiasi potrebbe anche apparire impressionante, non l'Arno, con tutto quello che ha passato e che ha visto passare, come diceva qualcuno, provare per credere. di Antonio Lenoci