"La positiva conclusione della vicenda della Bulleri Brevetti Cascina è un importante risultato della tenacia dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni. Grazie al lavoro di tutti e con l'apporto tecnico decisivo di Fidi Toscana siamo riusciti a garantire la prosecuzione dell'attività produttiva, a mantenere i posti di lavoro e, soprattutto, a non disperdere un patrimonio di competenze e professionalità di alta qualità. E' di questo che la Toscana ha bisogno per rilanciare il manifatturiero, condizione indispensabile per uscire dalla crisi più forte di come ci è entrata". Così il presidente della Regione Enrico Rossi ha commentato il salvataggio dello storico stabilimento di Cascina, specializzato nella produzione di macchinari a controllo numerico.
Il presidente sottolinea il ruolo di Fidi Toscana, la finanziaria regionale che, anche in questo caso, ha fornito la garanzia alla banca per un consistente finanziamento che ha permesso di rilevare i macchinari. "Penso si possa dire che il successo di questa coraggiosa iniziativa sono più che un auspicio, una concreta indicazione per la strada che dobbiamo seguire in Toscana. Una strada che vede un forte impegno sul fronte del credito, per favorire la liquidità delle imprese e per rafforzarne gli assetti societari, assumendo quote di capitale per accompagnare il rilancio o la crescita di nuove iniziative imprenditoriali".
E' una strada già percorsa, con risultati positivi, in altre occasioni, come di recente per la Tabitaly, dove l'intervento della Regione attraverso Fidi ha permesso la ricapitalizzazione dell'azienda, o ancora per la Mabro di Grosseto, dove Fidi ha di recente deliberato un aumento della suo quota di capitale sociale. "L'esperienza di Cascina ci dimostra – osserva Rossi – che gli strumenti per superare la crisi e dare un nuovo respiro al sistema produttivo della nostra regione ci sono. E' la dimostrazione che cambiare passo si può".
di Barbara Cremoncini