"Sono sempre più insistenti le voci, anche autorevoli, che danno per imminente la ripresa ed il completamento dei lavori del Multiplex di Novoli - ha dichiarato Ornella De Zordo (perUnAltracittà) - a questo punto è essenziale evitare che siano commesse nuove illegittimità o omissioni da parte delle pubbliche Amministrazioni". La capogruppo perUnaltracittà al Comune di Firenze, oggi in conferenza stampa insieme a Maurizio Paoli, presidente fiorentino Anec e vicepresidente vicario Agis toscana, ha illustrato i motivi alla base dell’esposto che sarà presentato domani alla Procura della Repubblica. "Una vicenda che si trascina da ormai nove anni - ha fatto eco Paoli - e che fra l’altro vede un procedimento penale per violazioni edilizie in corso" "Sarebbe assurdo - commenta De Zordo - se si trovasse in un colpo di spugna finale la soluzione per i problemi dell’Immobiliare Novoli e dei suoi potenti azionisti, anche per questo mi trovo costretta a tornare in Procura" Il Piano di Recupero dell’intera area ex Fiat è scaduto il 4 luglio 2008 ed il tentativo della precedente Amministrazione di far approvare una variante/sanatoria fu sonoramente bocciato nell’ultimo consiglio comunale avvenuto ad aprile 2009 con una variante di sanatoria proposta dalla Giunta Domenici. "Dopo vari passaggi nei quali le Amministrazioni Comunale e Regionale hanno quantomeno tollerato la prosecuzione dei lavori c’è un punto fermo e difficilmente eludibile: l’autorizzazione regionale alla costruzione del Multiplex, di proroga in proroga, è definitivamente scaduta il 25 giugno scorso - conclude de Zordo - ed il Comune dovrebbe semmai costituirsi parte offesa al processo, vigilare che i lavori non continuino in assenza di permessi e ripresentare con adeguate modifiche il Piano di recupero dell'area ex Fiat ormai scaduto." La domanda che ci è parsa maggiormente indicata è stata "Ma cosa verrà costruito allora al posto del Multiplex?" "Vorrei saperlo anche io - ha risposto l'esponente dell'opposizione di sinistra - tutto l'intero piano di recupero scaduto lascia molto perplessi, per questo oltre a costituirsi parte offesa, chiedo al sindaco Renzi di proporre un piano di recupero certo, con opportune modifiche, sul cosa si vorrà fare, non credo vogliano riproporre il piano Domenici che poi ha portato a dei lavori iniziati con una semplice DIA.
Si rischierebbe - ha concluso - di tornare dopo l'estate e trovarci qualcosa di già realizzato, chiavi in mano a nostra insaputa" Antonio Lenoci