I test al carbonio 14 e le analisi del Dna hanno confermato: i resti ritrovati in un antico cimitero di Porto Ercole, in provincia di Grosseto, appartengono al pittore Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. La scoperta, fatta da universitari e ricercatori italiani, è stata annunciata oggi. La ricerca era iniziata dal cimitero di Porto Ercole, dove storicamente si suppone che Caravaggio fosse stato sepolto nel 1610 all'età di 39 anni. Gli scienziati hanno datato i campioni, escludendo quelli appartenenti a donne e bambini, con l'ausilio del Carbonio 14.
Hanno poi verificato se nei frammenti compatibili ci fossero alte concentrazioni di piombo e mercurio, metalli contenuti nelle pitture dell'epoca, e confrontato il Dna con quello dei presunti discendenti del Caravaggio, vale a dire coloro che portavano il cognome Merisi. Da qui l'individuazione di alcuni frammenti ossei che oltre quattro secoli fa potrebbero essere appartenuti al pittore: «Utilizzando stime prudenziali - hanno detto gli studiosi - possiamo dire che sono all'85% i resti di Caravaggio». Ora finalmente il pittore forse potrà essere degnamente sepolto.