Opere strategiche, la Regione Toscana si dota di nuovi poteri sostitutivi

Entro giugno la giunta regionale presenterà la proposta di una nuova legge che consentirà alla Regione di attivare poteri sostitutivi, anche attraverso la nomina di Commissari straordinari, per la realizzazione di opere strategiche di interesse regionale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2010 20:10
Opere strategiche, la Regione Toscana si dota di nuovi poteri sostitutivi

Entro giugno la giunta regionale presenterà la proposta di una nuova legge che consentirà alla Regione di attivare poteri sostitutivi, anche attraverso la nomina di Commissari straordinari, per la realizzazione di opere strategiche di interesse regionale. "Quello che proponiamo con questa bozza di legge – ha affermato oggi il presidente Enrico Rossi presentando al Consiglio regionale il documento preliminare - è un modo perché la Regione possa svolgere un ruolo di monitoraggio e di intervento laddove le cose non funzionano, senza però mettere in discussione il modello istituzionale, i rapporti con il sistema delle autonomie e gli strumenti di programmazione.

Non possiamo accettare – ha proseguito - che, una volta attribuiti finanziamenti, non si possa effettuare un monitoraggio adeguato sull’esecuzione delle opere e non si abbia modo di intervenire". Nessun potere viene tolto agli enti locali, ha assicurato il presidente, che ha aggiunto: "La nostra intenzione è quella di sottoporre a verifica tutto ciò che non è stato speso e fissare nuove date perché le risorse inutilizzate vengano usate. La legge naturalmente non potrà essere retroattiva ma consentirà un monitoraggio effettivo in modo che le opere si possano realizzare".

Nella normativa saranno dettati i criteri e le procedure per l’individuazione di opere e interventi di interesse strategico regionale. La legge attribuirà alla Regione funzioni di monitoraggio ed impulso per la realizzazione delle opere attraverso la verifica del rispetto dei tempi previsti per la loro realizzazione e il coordinamento dei soggetti interessati. Saranno stabilite semplificazioni procedurali utili ad accelerare i tempi di realizzazione delle opere e saranno individuati gli strumenti idonei ad affrontare e superare eventuali situazioni patologiche, che possano compromettere o comunque ritardare la realizzazione e la messa in opera degli interventi.

Gli interventi di “interesse strategico regionale” saranno individuati in base ai settori di interesse, agli obiettivi ma anche a criteri puntuali; sicuramente saranno affrontati nell’ambito del programma regionale di sviluppo (PRS), del documento per la programmazione economica e finanziaria (DPEF), e nel Piano di indirizzo territoriale. Il presidente ha, inoltre, ribadito la necessità di un regime transitorio relativo alla individuazione delle opere e degli interventi strategici, utile a rendere la legge stessa immediatamente operativa.

In particolare occorrerà prevedere che il nuovo regime procedurale sia applicato anche ad opere ed interventi oggetto di finanziamento regionale in corso di realizzazione. Tra gli aspetti più significativi della proposta, infine, va citata la redazione del cronoprogramma dei relativi adempimenti, che costituisce presupposto ineliminabile per consentire alla Regione di effettuare il monitoraggio sul rispetto dei tempi di realizzazione, contestare eventuali ritardi o inattività dell’ente competente ed attivare poteri sostitutivi anche attraverso la nomina di commissari straordinari. di Francesca Calonaci

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