In mezzo ai libri si sogna di più. E, soprattutto, si cresce meglio. Ritorna il "Festival della Fiaba", ovvero come fare felici i bambini nelle biblioteche, nelle scuole, leggendo storie e raccontando fiabe per tutto il giorno. Prende il via domani la quattro giorni di eventi organizzata dall’assessorato all’educazione, che regalerà ai cittadini piccoli e grandi una serie di eventi, performances, concerti, spettacoli in diversi luoghi di Firenze. I giovanissimi da 0 a 10 anni saranno i principali protagonisti di un programma che prevede incontri e appuntamenti in tutto l’arco della giornata: al mattino tocca alle scuole, mentre al pomeriggio e la sera le iniziative sono aperte alle famiglie, sempre con ingresso libero.
In calendario c’è anche, venerdì sera, lo spettacolo "Le mille e una notte" lette da Vincenzo Cerami, nel quale l’artista leggerà il prologo e la prima notte dell’opera accompagnato dal musicista Aidan Zammit. "La fiaba – ha sottolineato l’assessore Rosa Maria Di Giorgi – è, insieme al mito, una forma narrativa di grande valenza educativa e culturale che favorisce gli scambi generazionali, valorizza tradizioni e culture nel rispetto delle differenze, promuove l’ascolto e la narrazione come modalità privilegiate, aiuta piccoli e grandi a ripercorrere momenti ed eventi significativi". "Talvolta l’oggetto libro mette ancora soggezione – ha aggiunto l’assessore all’educazione - ben vengano iniziative come questa, che incoraggiano un contatto immediato e libero, permettono la gioia di toccare e sfogliare.
Nella sfida con la tv il libro deve restare il punto di riferimento principale come strumento di formazione della cultura, diciamolo soprattutto ai genitori". "Firenze – ha rilevato Rosa Maria Di Giorgi - è piena di libri come è piena di librerie e biblioteche. Ma in compenso è una città con poche storie. Le storie, si sa, sono fatte per girare. Girano poche storie per i bambini, nella nostra città. Le storie le raccontano bene le mamme e i papà e i nonni nel cerchio sicuro che è la casa, ma questa è una cosa che sanno fare anche gli scrittori, per mestiere e per passione, con mestiere e con passione.
Ed è bello che finalmente i bambini che vogliono le storie e gli scrittori che le fanno si possano incontrare. Attraverso le storie, appunto". (fn)