A trentacinque anni da quel "Amici Miei", che poi fu l'Atto Primo di tre, verrà rivisitata la scena finale del funerale del Perozzi, il giornalista de La Nazione, interpretato da un magistrale Philippe Noiret, membro del gruppo 'ì zingari' come solevano chiamarsi Raffaello "Lello" Mascetti, Rambaldo Melandri, Giorgio Perozzi, Alfeo Sassaroli e Guido Necchi al secolo Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noiret, Adolfo Celi, Duilio Del Prete (successivamente Renzo Montagnani, che proprio nell'Atto I è il doppiatore italiano di Perozzi/Noiret). Un vero e proprio remake di una delle scene più rappresentative della saga, dell'agrodolce struttura del capolavoro di Monicelli che attinge dalla genuinità toscana tanto nell'ironia e nel sarcasmo, quanto nel dramma malinconico dell'amicizia indissolubile e del tempo che passa, tra ricordi e spensierata voglia di tornare ragazzi, per un giorno o per tutta la vita. A presentare l'evento che si terrà in piazza Santo Spirito il 6 di giugno sono il regista, Federico Micali ed il produttore Francesco Conforti. "Un omaggio a Firenze - spiega Conforti - a questo mio quartiere che non ha bisogno di presentazione ma solo di esser vissuto da tutti, qui dove è ancora possibile vivere e respirare l'essenza d'altri tempi.
I commercianti della zona - continua - hanno accolto con entusiasmo il progetto, sposandolo subito e confermando così il grande affetto che circonda da sempre questa pellicola d'arte cinematografica, a Firenze come in tutta Italia e ci aspettiamo infatti, sono già arrivate, adesioni dal resto della penisola" "In un momento di rinnovato interesse verso Amici Miei - interviene il regista - con il dibattio aperto anche sul prequel di Neri Parenti, ci piace pensare ad un evento che coinvolga tutti riportando all'originalità del prodotto.
Abbiamo spiegato al grande regista Mario Monicelli - racconta Micali - questa nostra idea durante il suo passaggio da Firenze avvenuto alcuni mesi fa, presso il Teatro Cestello, al quale ha fatto seguito una lettera, scritta di pugno in cui dettagliavamo l'evento. Successivamente - ancora il regista - mentre mi trovavo all'Ikea mi è squillato il cellulare, un numero privato al quale non sapevo se rispondere o meno; in quel momento un cono di luce si è posato tra i mobili e gli arredi e mi ha illuminato, era lui, che mi diceva: "E' un'idea fantastica, se le condizioni di salute me lo consentiranno verrò volentieri lì da voi e sarò in piazza il 6 giugno". Abbiamo pensato all'ultima zingarata del film - conclude - uno sberleffo collettivo ripreso in una clip che ne restituisca il vero senso, il tutto sotto gli occhi di Mario Monicelli, il che sarebbe veramente la ciliegina su una torta per una festa di tutti" Ci saranno 4 telecamere, una piattaforma di 42 metri per le riprese dall'alto e 1800 maschere che le comparse indosseranno ad un certo punto per diventare tutti Amici Miei.
Verrà prodotto un filmato free copyrigth, da distribuire on line ed in formato dvd nel quale sarà presente anche il backstage dell'evento, il tutto in forma No profit. Ci sono già i permessi per realizzare il set in piazza Santo Spirito e le personalità della politca cittadina e non solo sono già state invitate. Le date ed orari legati all'evento e la preparazione dello stesso potranno essere seguite on line tramite il social network Facebook sul quale è già presente il gruppo "Amici miei - L'ultima zingarata". Il Melandri così diceva: "..come vorrei che venisse fuori un funeralone da fargli prendere un colpo a tutti e due quelli lì: e migliaia di persone, tutte a piangere, e corone, telegrammi, bande, bandiere, puttane, militari..." Proprio così promette di essere questo remake con una banda di 35 elementi e 12 majorettes, più le comparse che vorranno prender parte all'evento, per celebrare la storia del cinema. "Cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!" (Giorgio Perozzi) di Antonio Lenoci