Si chiama “AMICO Restaurant” il progetto di qualificazione dei ristoranti, ideato da Provincia e Comune di Firenze in collaborazione con l’Agenzia per il Turismo, per segnalare l’adesione da parte dei ristoratori fiorentini a una serie di buone pratiche condivise con le associazioni di categoria FIEPET Confesercenti e FIPE Confcommercio. Un protocollo d’intesa per migliorare l’accoglienza e promuovere la cultura gastronomica fiorentina e toscana negli esercizi di ristorazione della città di Firenze e di tutta la sua provincia, attraverso ad esempio servizi pensati per i bambini, menù tradotti nelle lingue straniere più in uso, piatti dedicati ai vegetariani e celiaci, descrizione della provenienza dei prodotti tipici e molto altro ancora. Una risposta ai consumatori che chiedono qualità nell’accoglienza e sempre maggiore trasparenza nelle pratiche quotidiane, in modo tale da non incorrere in quel che comunemente viene definita una 'incomprensione' ma che spesso risulta essere un cattivo modo di operare, riprova ne è il fatto che tra i parametri necessari per entrare nel 'Club' dei ristoratori selezionati occorre indicare il costo unitario delle portate, con chiarezza ed in modo evidente, il che non appare di così secondaria e ricercata eleganza gastronomica. A presentare l'iniziativa l’assessore provinciale al Turismo, Giacomo Billi, il Vicesindaco di Firenze, Dario Nardella, il Direttore dell’APT, Lara Fantoni, il Presidente provinciale di FIEPET, Santino Cannamela e per il Presidente della FIPE, Andrea Angelini. “La ristorazione fiorentina è senza dubbio una delle componenti di successo dell’immagine di Firenze e della sua provincia nel mondo – hanno dichiarato l’assessore Giacomo Billi e Lara Fantoni dell’APT - e garantirne la qualità è una responsabilità di grande importanza nei confronti degli ospiti che visitano la nostra città e il territorio”.
L’adesione al protocollo sarà simboleggiata dall’affissione all’ingresso del locale di un logo di riconoscimento, un piatto color arancio che sorride amichevolmente. L'attenzione dell'Assessore Billi si focalizza su due punti in particolare, eliminare la brutta presenza dei butta dentro che spesso "in modo poco elegante invitano i turisti ad entrare nel locale" ed inoltre la presenza nel menu, ma più propriamente nella ricevuta fiscale di fine pasto, delle voci coperto e servizio che non dovrebbero essere applicate insieme. "Qualcosa che i turisti stentano a capire - spiega - e che noi dovremmo riuscire ad eliminare, così come il costo del solo coperto.
Capisco che ci siano degli avventori capaci di svuotare oliere e contenitori di parmigiano - conclude - però si tratta di accoglienza, e magari sarebbe auspicabile dialogare con il cliente, invitandolo ad un sobrio dosaggio piuttosto che inserire questa spiacevole gabella" “Questa amministrazione comunale - è intervenuto Dario Nardella - fin da subito si è impegnata per aumentare la qualità dell'accoglienza, migliorare l'offerta dei servizi, favorire la trasparenza dei prezzi nei locali pubblici della città.
Quindi non possiamo che considerare molto importante e significativa questa iniziativa, che ha il nostro appoggio e sostegno”. “Voglio anche ringraziare le associazioni di categoria – ha aggiunto il Vicesindaco di Firenze - che promuovendo “Amico Restaurant” hanno dimostrato grande sensibilità e senso di responsabilità. Mi auguro che i ristoratori fiorentini aderiscano prontamente al protocollo d’intesa, dando così prova non solo di tenere alla propria attività, ma di voler bene alla nostra città". Le adesioni al momento sono solo potenziali, già da domani la possibilità di sottoscrivere il protocollo ed aggiudicarsi il marchio certificato di distinzione. "Il Comune - conclude Nardella - ha già deliberato di chiudere tutti quegli esercizi pubblici che non ottempereranno..
scherzo, però vigileremo sul rispetto dei parametri indicati, abbiamo i mezzi ed i modi per farlo e lo faremo" A.L.