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La casa non è solo assistenza, occorre pianificazione urbanistica

Federabitazione Confcooperative Toscana guarda con occhio critico alla politica della nuova Giunta regionale: accorpare Casa e Servizi Sociali potrebbe apparire come una propensione ad affrontare il problema abitativo solo come pubblica assistenza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 maggio 2010 15:50

"L'assegnazione delle deleghe in Giunta regionale per quanto concerne l'abitazione non ci è ancora chiara" spiega Carlo Sarri presidente di Confcooperative Federabitazione Toscana in una conferenza stampa tenutasi in piazza San Lorenzo a Firenze. "Non vogliamo togliere meriti al nuovo assessore alla casa Salvatore Allocca - commenta Sarri - che sicuramente avrà modo di dimostrare le proprie capacità professionali, ma l'abbinamento della delega alla 'Casa' con quella ai 'Servizi Sociali' può apparire come una propensione ad affrontare il problema abitativo come mero assistenzialismo ai cittadini più deboli solo attraverso strutture pubbliche.

Non si può prescindere dal problema dell'urbanistica, se si considera la casa come assistenza si sbaglia - continua - non si può intervenire sul settore senza tener conto del contesto, del territorio in cui ci si muove" Viene meno in questo modo la pianificazione urbanistica, necessaria per avviare un processo auspicabile in regime di 'vacche magre' che è quello del recupero edilizio ed urbanistico prima che produttivo e realizzativo di strutture ex novo. Le associazioni di categoria lo scorso 15 aprile si sono già mosse per portare a conoscenza del nuovo presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi le problematiche legate al tema in oggetto. "Abbiamo invitato il nuovo assessore a partecipare alla nostra assemblea - annuncia Carlo Sarri - che si terrà sabato 8 maggio presso la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo di Ponte a Ema" "Noi siamo un front office - spiega Sarri - e sappiamo cosa significa per le famiglie cercare casa, ma non solo per i nuclei già formati, anche i giovani attorno ai 30 anni vorrebbero lasciare la famiglia e vivere in coppia o come single, gli stipendi sono però bassi, spesso proventi di attività precarie o a termine, dare risposte dolorose è all'ordine del giorno e proprio per evitare questo vorremmo poterci muovere in sinergia con le istituzioni indicando possibili strade da seguire per affrontare il problema" Federabitazione propone nuove politiche per la casa, semplificando le norme di governo del territorio, innovando i rapporti tra Regione e Comuni, incentivando le trasformazioni urbanistiche e promuovendo un'importante offerta privata di abitazioni in affitto a canone concordato. "Proponiamo inoltre - conclude Sarri - di definire anche in ambito regionale il cosiddetto Sistema integrato di fondi immobiliari utilizzando fondi immobiliari locali e nazionali per l'acquisto e la realizzazione di immobili per edilizia residenziale, con la partecipazione di soggetti pubblici e privati, per la valorizzazione e l'incremento dell'offerta abitativa in locazione" di Antonio Lenoci

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