Il fenomeno provoca vari problemi, oltre a richiedere tempi assurdi per percorrere poche centinaia di metri, provoca, rumore, smog, e inoltre ostacola il transito di mezzi di soccorso che avessero l' eventuale necessità di attraversare l'area in questione. Succede che la rotonda non funziona più come tale, e non consente l'assorbimento del flusso delle auto provenienti sia da Via degli Arcipressi, sia da viale Nenni, causando la congestione totale della rotonda, e impedendo completamente la circolazione. Le auto che devono attraversare la sede tramviaria, devono rimanere ferme al semaforo, indipendentemente dal transito della tramvia, mentre nello stesso istante ai pedoni che vogliono attraversare la stessa sede tramviaria è consentito farlo. La domanda è questa: dal momento che i pedoni possono attraversare la sede tramviaria, è evidente che il tram non sta arrivando, allora perchè tenere le auto ferme ad occupare la rotonda e non fermarle soltanto quando è in arrivo il tram? Facendo un esempio banale, sarebbe come chiudere un passaggio a livello, quando non è previsto in arrivo alcun treno. Un impianto semaforico di nuova concezione, come quello di cui stiamo parlando, non abbia nessuna difficoltà ad essere riprogrammato e ottimizzato a seconda delle esigenze, ed è sicuro che esaminando la situazione attuale, si troverebbe senz'altro un modo per sincronizzarlo meglio, perchè così come è adesso sicuramente non va bene. Maurizio Bravi
La mancata sincronizzazione dei semafori provoca ingorghi
Il traffico si sta manifestando in Via degli Arcipressi in seguito all'installazione dell'impianto semaforico sulla rotonda dell'intersezione con Viale Pietro Nenni, dove si trova la fermata della tramvia