Si è svolto ieri il workshop organizzato da Ferpi Toscana e patrocinato dalla Regione dal titolo “Professioni Intellettuali: comunicare per crescere”, un pomeriggio interamente dedicato alla valorizzazione degli aspetti comunicativi negli studi professionali. Proprio nei giorni in cui si dibattono i temi della possibile riforma delle professioni (adeguatezza dei compensi per le prestazioni, responsabilità sociale e pubblicità), Firenze registra una importante affluenza di pubblico riunendo soprattutto avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro ed architetti, categorie che assieme agli altri professionisti (ordinisti e non) rappresentano in Italia il 12,5% del Pil. Ha aperto il tavolo il Giampietro Vecchiato, vice presidente Ferpi e docente universitario.
"Fare bene non basta più - afferma - la relazione tra professionista e cliente è forte e personale. La comunicazione di per sé non è sostitutiva della competenza e della preparazione, è l’orientamento alla qualità che deve essere “maniacale”. Infatti non c’è migliore elemento di comunicazione del cliente soddisfatto". Si sofferma invece sulle dinamiche di comunicazione interna Laura Calciolari, delegato Ferpi Toscana ed esperto di comunicazione. "Il cliente adesso arriva preparato, ed è quindi importante che il professionista non si sostituisca a lui nelle decisioni.
Talvolta l’onesta e la trasparenza nell’ammissione degli errori consolidano la fiducia dei clienti", conclude. Chiude Gianni Bianchi, esperto di web 2.0, che mette in luce i caratteri di interazione e vicinanza propri dei blog e dei social network. Prossimamente Ferpi Toscana proporrà corsi di approfondimento specifici in ambito di comunicazione e relazioni pubbliche indirizzati principalmente a coloro che svolgono attività professionali.