"Questa mattina una ventina di studenti appartenenti alla Rete dei Collettivi, struttura studentesca vicina al Centro Popolare Autogestito Firenze Sud ed alla sinistra antagonista, ha fatto irruzione all'interno della Consulta Provinciale degli Studenti di Firenze, organo istituzionale eletto democraticamente dagli studenti, con regolari procedure di voto. Durante questo atto di intimidazione sono stati lanciati slogan contro la Presidentessa della CPS e contro Azione Giovani, Azione Studentesca e Casaggì Firenze, che hanno ottenuto la maggioranza degli eletti per la prima volta nella storia della nostra città, al grido 'Uccidere un fascista non è reato', triste slogan degli anni di piombo.
Durante l'irruzione si sono verificati dei tentativi di aggressione ai danni dei nostri militanti e della Presidentessa della Consulta – Chiara Muccigrosso – che è stata minacciata e strattonata violentemente. Dopo l'intervento delle forze dell'ordine e l'interruzione del pubblico servizio e dei lavori in corso, è tornata la calma, malgrado il prematuro scioglimento della riunione plenaria in atto" si legge nella nota stampa diffusa dai giovani di centrodestra. “Quello di oggi è un atto dalla gravità assoluta, degno della peggiore intolleranza degli ambienti dell'estremismo di sinistra.
Dopo la unanime condanna espressa da tutto il Consiglio comunale in merito alla aggressione subita dai militanti di Casaggì lo scorso autunno nella Facoltà di Lettere, – dichiara il Consigliere comunale del Pdl e presidente Provinciale di Azione Giovani Giovane Italia, Francesco Torselli - ci troviamo a dover constatare una prosecuzione della violenza politica ai danni della destra studentesca”. “Sarà mio compito – prosegue Torselli – portare all'attenzione di tutte le istituzioni cittadine questa brutta vicenda, al fine di evitare che si alzi la tensione e di garantire a tutti il diritto di espressione”. “Nel volantino di rivendicazione che gli occupanti hanno distribuito questa mattina si richiama più volte il nome del Centro sociale di destra Casaggì Firenze,- dichiara Marco Scatarzi, responsabile della struttura - accostandolo ad una retorica vuota ed idiota alla quale siamo purtroppo abituati.
E' evidente che un polo di aggregazione giovanile che svolge una quotidiana attività sociale e culturale sul territorio non vada a genio ai paladini di quell'antifascismo militante che trova nell'intolleranza e nell'odio politico la propria ragion d'essere”. “Anche questa mattina gli studenti hanno dovuto tristemente assistere al teatrino messo in scena dai burattini della Rete dei Collettivi, che hanno impedito fisicamente lo svolgimento di una riunione istituzionale - dichiara il Coordinatore di Azione Studentesca Toscana, Matteo Conti – arrivando addirittura ad alzare le mani su delle ragazze minorenni.
Per colpa di questi falsi rivoluzionari gli studenti fiorentini sono stati privati della loro rappresentanza studentesca, da loro scelta ed eletta regolarmente nel mese di ottobre. Chiediamo a tutte le forze politiche – prosegue Conti - di condannare all'unanimità questo gesto di intollerabile prevaricazione e a tutte le istituzioni scolastiche di provvedere all'immediata delegittimazione della Rete dei Collettivi Studenteschi, affinché sia loro negata ogni sorta di attività organizzata all'interno degli istituti fiorentini, dal momento che sono tutte illegali e fondate sulla discriminazione delle altri parti politiche.
Abbiamo anche dovuto constatare che i 'rivoluzionari del XXI secolo', appena conclusa la plenaria, sono andati a supplicare le forze dell'ordine di convincere i ragazzi della Consulta a non sporgere la denuncia per evitare che la notizia arrivasse ai genitori”. “La nostra risposta – conclude Conti - a queste bieche intimidazioni sarà immediata: da domani tappezzeremo letteralmente ogni scuola della provincia e affermeremo con forza che non saranno questi bambocci a fermare la nostra marcia”. “Occorre evitare provocazioni e strumentalizzazioni politiche” “Episodio intollerabile, di assoluta gravità, soprattutto perché avvenuto durante l’assemblea di un organismo istituzionale democraticamente eletto”.
Questo il commento dell’assessore alla Pubblica istruzione della Provincia di Firenze, Giovanni Di Fede, all’aggressione che si è verificata oggi durante la Consulta provinciale degli studenti. “Occorre evitare ogni provocazione – ha aggiunto l’assessore provinciale -. Chiedo inoltre alle forze politiche di evitare strumentalizzazioni e di contribuire a riportare una dialettica, anche se aspra, entro le regole della democrazia”. “Nel Consiglio provinciale di lunedì prossimo – ha preannunciato Giovanni Di Fede – sarà mia premura lavorare per trovare una posizione comune fra tutti i gruppi consiliari, per esprimere la condanna di quanto è avvenuto”. L'Assessore Di Fede ha chiesto quindi la convocazione “quanto prima” della Consulta degli studenti presso la sede della Provincia di Firenze, esprimendo il desiderio di essere invitato allo svolgimento dei lavori.
Il Pd: "Violenze inaccettabili" La consigliera provinciale del Pd Silvia Melani condanna "nel modo più fermo le violenze accadute. Sono inaccettabili. A quanto consta membri della Consulta sono stati aggrediti mentre svolgevano il loro lavoro nella sede deputata alle attività. Sappiamo che la situazione è seguita con la massima attenzione dell'assessorato alla Pubblica istruzione della Provincia". Su questi fatti "presenteremo una domanda d'attualità per la prossima seduta del Consiglio provinciale".