Il The Best Of Toscana Tour del Gold Tour Coca Cola è lui: Gianni Govoni. Il cavaliere azzurro, dopo un percorso netto nella categoria 160, sigla un barrage da brividi in sella al nuovo acquisto Aboyeur W, di proprietà di Alessia Andrea Rossi Crespo. Il suo percorso è privo di errori e lo conclude in 44,93. Dietro di sé grandi nomi come il brasiliano Bernardo Alves che, in sella a Bridgit conclude il suo percorso senza errori in 45,28, e il tedesco Jorg Naeve su Calado, doppio netto e tempo di 45,48.
In premiazione anche Josè Larocca su Okidoki, quarto posto per lui, Cameron Hanley su Southwind, al quinto posto e il grande Michel Robert che, a causa di un errore in barrage, conquista solo il sesto posto. Il pubblico, nonostante la pioggia, assiste al trionfo di Govoni dopo una gara mozzafiato, sono tutti in piedi quando suona l'inno d'Italia e nessuno può smettere di applaudire fino al giro d'onore. “Sono felicissimo di questo risultato – ha commentato il campione appena terminata la premiazione – il cavallo ha risposto bene, ho sentito con lui un ottimo feeling, siamo soddisfatti”. E' tutta appannaggio dell'Inghilterra invece la prima finalissima disputata questa mattina sul campo in erba dell'Arezzo Equestrian Centre.
A vincere la “Best Of” del Bronze Tour, intitolata a Regione Toscana, è infatti l'amazzone britannica Corinne Collins che, nonostante la pioggia battente, conduce la sua Labuleska al termine del percorso senza errori nel tempo di 36,90. Per il secondo posto si impone il Portogallo con Rui Pinto in sella a Blanka van't Niefgeel, doppio netto per lui in 37,41, mentre il terzo posto va alla svedese Elina Svensson su Olympe de la Croix con un doppio netto in 37,52. Vanno in premiazione anche due amazzoni italiane per quarto e quinto posto: Elisa Rullo su Koriall Z e Reka Jacabffy su Alidiva. Alle 12,30 ha preso il via il Gran premio La Nazione del “Silver tour”; per questa categoria gli ostacoli hanno raggiunto l'altezza di un metro e quarantacinque.
Ad avere la meglio è, questa volta, un'amazzone svedese, Lisen Bratt-Fredricson in sella a Matrix che conclude il suo percorso con un doppio netto nel tempo di 48,72. E' lei l'unica a concludere il barrage senza penalità. Il secondo posto è azzurro, a guadagnarlo, in sella a Watson, è Matteo Giunti con 4 penalità in 38,82. Il terzo posto va invece al “figlio d'arte” Olivier Philippaerts che conclude con 4 penalità in 39,23 in sella a Cabrio van de Heffinck. A premiare la vincitrice il caposervizio della redazione di Arezzo de La Nazione Sergio Rossi.