Cinque Premi Nobel annunciano una seconda rivoluzione quantistica

Francesco Pavone del Lens: “Siamo alle soglie di una svolta che promette di superare l’impatto che ebbero sull’umanità l’invenzione del transistor e del laser”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 aprile 2010 14:47
Cinque Premi Nobel annunciano una seconda rivoluzione quantistica

Si è tenuto oggi (venerdì 9 aprile) il primo appuntamento della due giorni dedicata alle frontiere della fisica atomica. All’incontro “Frontiers in Atomic Physics”, sono intervenuti cinque premi Nobel per la Fisica, insieme ad altri scienziati di calibro mondiale. Il congresso è patrocinato dalla Provincia e dal Comune di Firenze e dalla Società Italiana di Fisica, e sponsorizzato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e da Toscana Energia Spa; si è aperto nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi con un concerto offerto dalla Provincia. Al congresso hanno preso parte, con una relazione sulle ultime frontiere delle loro ricerche: William D.Phillips (Premio Nobel 1997), Eric A.

Cornell e Wolfgang Ketterle (Premi Nobel 2001), John L. Hall e Theodor W. Haensch (Premi Nobel 2005), oltre a due dei recenti Advanced Grant Awardees dello European Research Council, Serge Haroche della Scuola Normale Superiore di Parigi e Massimo Inguscio, scienziato del Laboratorio Europeo di Spettroscopie Non Lineari di Firenze e docente dell’Università di Firenze, oltre al professor Alain Aspect, fisico francese famoso per le sue misure sulla disuguaglianza di Bell, ed altri prestigiosi nomi italiani. “Le ultime frontiere della fisica – ha spiegato Francesco Pavone, ordinario di struttura della materia presso il dipartimento di Fisica dell’ateneo fiorentino – hanno forti ripercussioni nella nostra vita.

Si va dal campo delle telecomunicazioni, con la crittografia quantistica, che permetterà di scambiare informazioni senza alcune possibilità di essere intercettate, al posizionamento Gps con precisioni fino ad ora mai raggiunte. Ad applicazioni nel campo della biologia e della medicina con nuovi metodi terapeutici e diagnostici. Applicando la fisica atomica nel campo della diagnosi dei tumori, che utilizzano l’interazione della luce con la materia. Quindi – conclude Pavone – le ripercussioni sono davvero innumerevoli e come al solito si parte dalla ricerca di base per arrivare ad una ricerca applicata che spazia in tantissimi campi della vita di tutti i giorni”. Infatti, negli ultimi decenni la fisica atomica è stata protagonista di un enorme sviluppo su scala mondiale sia per la portata concettuale dei metodi, che sta conducendo ad una comprensione sempre più profonda della meccanica quantistica (ovvero delle leggi fisiche che regolano l’Universo in cui viviamo), sia per le sue notevolissime applicazioni tecnologiche nell’ingegneria, nella chimica, nella biologia, e nella medicina. La possibilità di creare e controllare delle sovrapposizioni di stati quantistici, nonché la loro capacità di “condividere” proprietà fisiche anche attraverso lunghe distanze, apre nuove ed entusiasmanti prospettive su un modo completamente nuovo di trasformare e trasmettere le informazioni, che porta direttamente alla tecnologia di domani, dove saranno i limiti quantistici a definire le prestazioni delle applicazioni industriali. Siamo alle soglie di una “seconda rivoluzione quantistica” che promette di superare l’impatto che ebbero sull’umanità l’invenzione del transistor e del laser.

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