“Non esiste alcun piano organico e concordato con i soggetti coinvolti sul trasferimento del capolinea delle linee di trasporto extra-urbane, ci ha risposto oggi l’assessore Mattei alla nostra domanda d’attualità che chiedeva lumi a 13 giorni dallo spostamento della mobilità annunciato dal sindaco Renzi – afferma Tommaso Grassi, consigliere comunale del gruppo Spini per Firenze –. Abbiamo posto all’Amministrazione alcuni quesiti riguardo la dichiarazione del sindaco su una modifica della destinazione d’uso della palazzina in piazza Stazione di proprietà dell’azienda di trasporti Sita.
Anche in questo caso ci è stato risposto che ancora è tutto da decidere”. “Sulla destinazione d’uso della palazzina della Sita crediamo che sia inappropriato proporre uno scambio tra l’accettazione del progetto di spostamento del trasporto su gomma da piazza Stazione alla Leopolda e una valorizzazione immobiliare, fuori da qualsiasi pianificazione territoriale omogenea, con la trasformazione di un complesso edilizio nel centro cittadino, da struttura direzionale a residenziale o ricettiva.
Quale logica ha dettato la proposta del sindaco apparsa sui giornali negli scorsi giorni? Cosa ne sarà di tutte le funzioni e attività che sono attualmente collocate nelle immediate vicinanze o comunque all’interno dell’immobile e che potrebbero essere stravolte dal nuovo insediamento?” si domanda Grassi. “L’Assessore Mattei ha inoltre confermato che esistono studi e simulazioni del traffico per il trasferimento del capolinea alla Leopolda: ne abbiamo richiesto copia, come già fatto purtroppo invano, per le modifiche delle linee Ataf alla rotonda Barbetti e nel post-pedonalizzazione di piazza del Duomo.
Speriamo che questa volta ci siano consegnate al più presto, in maniera da poterle analizzare e valutare - conclude Grassi -. Una risposta certa, chiara e ponderata dobbiamo darla sia a tutti quei fiorentini che usano i mezzi di trasporto pubblico che negli ultimi tempi hanno dovuto subire ingenti modifiche dei tracciati nella completa carenza di informazione sia a tutti i residenti delle strade del centro che dopo la pedonalizzazione di piazza del Duomo devono sopportare un carico di traffico sproporzionatamente maggiore e al limite della sostenibilità”.