Aamps, Comune, Usl 6 e Arpat: nel giro di pochissimo tempo tutte le istituzioni a vario titolo competenti si sono mobilitate, questa mattina, per il rilevamento di emissioni di radiazioni provenienti da un cassonetto di piazza Barontini. A rilevare l’anomalia ed a risalire alla fonte, grazie al sistema di controllo di cui dispone, è stata l’Aamps, che ha subito informato la Protezione civile del Comune, la Polizia Municipale e l’Ufficio Ambiente. Contemporaneamente del problema sono stati investiti l’Arpat e l’azienda Usl6.
A scopo precauzionale, in attesa di verificare la portata del problema, l’area circostante i cassonetti è stata recintata ed è stato interdetto l’accesso all’area per effettuare in sicurezza i controlli necessari. Dopo quattro ore circa, esattamente alle 14,30, il cassonetto è stato rimosso e stoccato in condizioni di sicurezza in una apposita area al Picchianti. Nel frattempo Arpat ha identificato la sorgente di emissione delle radiazioni: si trattava di iodio 131, un elemento chimico utilizzato nella radioterapia.
Arpat ha quindi ipotizzato che la causa sia da ricondurre al conferimento nel cassonetto di rifiuti prodotti da un paziente sottoposto a specifica terapia. Da parte sua l’Azienda Usl 6 si è attivata per l’identificazione della persona che può aver causato il problema, per fornire tutte le necessarie indicazioni comportamentali.